Sì alla politica con l’anima, no alla tecnocrazia, bene comune sia imperativo categorico per tutti.
Sì alla riscoperta di una politica con l’anima; bisogna  sottrarre il governo della cosa pubblica alla iattura della tecnocrazia, a quella, cioè, troppo lontana dai problemi dei territori e incapace di ascoltare. Sì alla politica che sappia parlare al cuore e alla testa della gente.

Il tema proposto da MCL, il bene comune, sia da stimolo alla politica che non vive, certamente un momento felice. Sia, meglio, un imperativo categorico, contro quella politica che non è più volontariato, servizio e risoluzione, ma arricchimento e soddisfacimento di interessi personali.
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