Al CONSIGLIO di AMMINISTRAZIONE del COMUNE di ROSSANO
Il Signor Sindaco Antoniotti, nella conferenza stampa di fine anno, comunicando ai giornalisti i tanti successi conseguiti nel trascorso 2012, con soddisfazione, ha evidenziato l’ultimazione dei lavori della Piazza Bernardino Le Fosse. I corrispondenti hanno annotato la bella notizia non osando fare, però, alcuna osservazione in proposito, com’è loro dovere,
pur essendo stati informati sul contenzioso esistente sulla suddetta Piazza tra il condominio Palazzo Pietra Piana di via Sibari e il Comune di Rossano, avendo avuto copia del mio articolo “ Della Piazza Bernardino Le Fosse e dei patti disattesi “ del 22 agosto 2012. Articolo pubblicato solo da Sibarinet.
Ritenendo doveroso esporre civilmente le mie lagnanze come comproprietario e osservazioni come cittadino, vorrei dimostrare a quanti gestiscono la cosa pubblica i maggiori danni causati al condominio. Come dicevo nel mio precedente scritto, le tubazioni della fogna, dell’acqua e del dismesso impianto di riscaldamento sono state progettate e allogate in un cunicolo nella corte dei palazzi poi destinata all’ampliamento della piazza. Questo sistema ci consentiva di individuare e riparare in brevissimo tempo e senza altre spese gli eventuali guasti: bastava sollevare la copertura dei cunicoli fatta da lamiera striata. Oggi con la realizzazione della nuova pavimentazione, invece, si rende difficile l’individuazione delle perdite e molto oneroso trovare le tubazioni perché bisogna rompere l’ammattonato e poi scavare. Che peccato rompere il moderno lavoro! Chi paga questi maggiori costi Signor Sindaco Antoniotti e Assessore Caputo senior? Bastava non alterare il progetto del costruttore o realizzare nuovi cunicoli sotto la pavimentazione con pochissima spesa. Il tempo per studiare un simile lavoro a un minimo costo c’è stato, Signor Sindaco. Si è operato senza alcun rispetto delle necessità dei cittadini. Basti pensare all’impossibilità di un condomino di utilizzare il proprio garage. A cosa sono serviti i continui sopralluoghi dei tecnici comunali? Questi dovevano suggerire agli amministratori cosa era necessario realizzare, e senza spese, per non turbare la quiete condominiale o era compito degli amministratori chiedere il loro studio? È intollerabile questo sistema di amministrare la cosa pubblica! Donare, anche per un principio di migliorare il bene comune, non si acquisiscono meriti ma danni.
A me sembra protervia e dispotismo di chi gestisce la cosa pubblica. A protestare dovrebbe essere tutto il condominio, quarant’otto famiglie più i magazzini circa settanta cittadini. Invece è una sola persona che reclama. Vorrei fare osservare a Voi Sindaco Antoniotti e Assessore Caputo senior, e a tutti i politici che vi hanno preceduto, se questo è un modo apprezzabile per fare avvicinare i cittadini alle Istituzioni. Tutti i Sindaci, predicando, si vantano di lasciare i conti in ordine. Si registra, però, che i patti dei cittadini sottoscritti con i propri rappresentati non sono conti da onorare. Sento il dovere di evidenziare, richiamando la Vostra attenzione, che al serbatoio del gasolio, del dismesso impianto di riscaldamento rimasto sotto la pavimentazione, è stato eliminato il tubo di sfiato. Potrebbe essere pericoloso perché dovrebbe contenere ancora molto gasolio.
La stampa, che noi tutti cittadini contribuiamo a sostenersi e che dobbiamo difendere da eventuali censure, attraverso la sua dotta penna e sottile critica, quando vuole, riesce a far vibrare quel sottile filo di correttezza, se rimasto ancora, nei nostri politici. Il suo servizio, riconosciuto indispensabile per la formazione e il progresso di una società più giusta e onesta, nella nostra Calabria frequentemente è asservito al potere politico, come abbiamo saputo il 12/12/12.
E’ mio debito morale dire che prima di aprire la Piazza al pubblico, con motivo di urgenza, è stata eseguita una modifica migliorativa alla parte terminale della rete fognaria. La sostituzione di questa parte della fogna con la variazione del tracciato, il Comune deve considerarlo solo lavoro parziale rispetto ai patti scritti. Certamente questa modifica è stata eseguita non per onorare gli impegni o per le pressioni dell’amministratore, bensì per la costante insistenza di un condomino vicino ideologicamente all’attuale amministrazione. A me, non spiegandomi le ragioni, è stata inviata la “Determina” che ha originato quest’opera. Non avendo familiarità con le procedure comunali, dalle cause riportate sul documento elaborato dall’Ufficio tecnico, con l’aggiunta che il pessimo odore per la fuoriuscita di liquame si sentisse anche su via Nazionale, deduco che il servizio sia stato considerato urgente. Le cause descritte, però, sono sempre quelle evidenziate nella corrispondenza condominiale da anni e cioè che il liquame si raccoglieva, con pericolo d’infezione oltre al cattivo odore, nella parte bassa del vano ascensore del primo corpo, quando la fogna si ostruiva.
Sono certo che il Signor Prefetto, che ci leggerà, tenendo nel debito conto la sensibilità di un intero condominio all’utilità della cosa comune e della loro mortificazione per i patti disattesi, esaminerà quanto scritto con attenzione.
Luigi Maccarrone