Il successo della grande assemblea territoriale dello scorso venerdì, con il coinvolgimento di circa duecento LSU-LPU, delegazioni da Longobucco (compreso il Sindaco Stasi), Crosia, Trebisacce, San Giorgio Albanese e la quasi totalità dei precari rossanesi, è la conferma vincente della strategia e della linea di coraggiosa denuncia e mobilitazione dell’Unione Sindacale di Base sui disegni devastanti, della Regione Calabria,
di quel che resta del Governo nazionale e dei sindacati concertativi, miranti al progressivo smantellamento delle funzioni e dei ruoli degli Enti locali in Calabria ed in tutto il mezzogiorno. La controriforma sulle autonomie locali, dell’ex ministro leghista Calderoli, miranti alla privatizzazione dei servizi essenziali di Comuni e Province, e quindi servizi sempre più a carico economico delle famiglie, ci stà conducendo ad un sempre più drammatico massacro sociale, negazione di diritti ed alla espulsione di quelle migliaia di lavoratori, donne e uomini, giovani ed anziani, che da anni in condizioni di incivile precarietà, ma con enorme professionalità, hanno garantito ai Sindaci il regolare svolgimento delle loro funzioni istituzionali e costituzionali.
In questo drammatico scenario la Regione Calabria (già coinvolta in vergognosi scandali e ruberie), il Governo nazionale (sollecito a trovare 40 miliardi per imprese e banche), i Partiti politici (distanti dalla società reale ma vicini ai giochi di potere) e i sindacati concertativi calabresi (impegnati a collocare i loro dirigenti ben pagati nelle stanze super arredate degli assessorati regionali e costruire tavoli dai piedi di cartone), continuano a mantenere il silenzio e non dare risposte concrete ai 5.200 precari che a luglio saranno precipitati nella disperazione della disoccupazione.
E’ per queste ragioni, in forza dell’unanime mandato dell’assemblea di venerdì, che l’USB ha dichiarato la continuazione dello “STATO di AGITAZIONE” di tutti i lavoratori/trici del territorio dello Jonio cosentino ed annuncia iniziative di lotta improvvise ed eclatanti a cominciare dal presidio permanente del Comune di Rossano fin dalla mattinata di martedì 9 aprile. Analoghe iniziative di lotta saranno intraprese in tutti i Comuni del territorio.
Ulteriori iniziative per i prossimi giorni:
Preparazione di un incontro tra precari, tutti i Sindaci del territorio e i Parlamentari Bruno Censore, Ferdinando Aiello, Demetrio Battaglia, Vincenza Bruno Bossio, Stefania Covello, Ernesto Magorno e Nicodemo Oliverio firmatari della interrogazione a risposta scritta presentata al Governo sulla questione LSU-LPU calabrese ( a dispetto dei silenzi e della posizione dilatoria ed attendista di CGIL-CISL-UIL) da tenersi a Rossano;
Preparazione Sciopero Regionale e presidio al Palazzo della Giunta a Catanzaro.
Pietro Altavilla – per la Federazione Provinciale USB- Cosenza