Chiarello (Pdl): consentire di governare
Mi fa strano che nel 2013, mentre perversa una situazione economica causata da finti numeri, settori come i servizi sociali, la pubblica istruzione, la cultura, ma anche le spettanze per chi lavora presso gli enti locali, debbano essere trasformati in numeri-euro da inserire in tabelle che in forza di una allegorica lotta agli sprechi, di fatto annientano la funzione sociale di un Sindaco, di una maggioranza e della politica locale in genere.
L’assistenza al sociale, così come una giusta e sicura remunerazione di quanti contribuiscono all’azione amministrativa, non può subire una contabilizzazione di natura monetaria. Bisogna aiutare quanti non possono sopportare il peso di una malattia o la perdita di lavoro, chi si vede costretto a chiudere la saracinesca della bottega, la quotidiana preoccupazione del non avere da mangiare non sono soltanto esempi. Sono una triste realtà alla quale non si può chiedere pazienza!
È lo sfogo di Natale CHIARELLO – Capogruppo del PDL in consiglio Comunale, sul taglio e sul ritardo dei trasferimenti dei fondi agli enti locali.
La situazione economico-finanziaria in cui versa la CITTÀ – dichiara CHIARELLO- rispecchia la situazione del Paese-Sistema Italia, con l’aggravante, però, di subire scelte e procedure che poco hanno di responsabile nei confronti delle comunità amministrate. L’ANCI sta più volte sottolineando l’enorme senso di disagio dei SINDACI ed in generale delle amministrazioni comunali nel non potere garantire impegni di nessun genere. A più di quattro mesi dall’inizio dell’anno, ed a quasi due dalle ultime consultazioni, non c’è una classe di Governo che legiferi in merito ai trasferimenti ed alle spettanze dovute, al fine, di garantire i servizi primari per la gestione di un ente locale.
Allo stesso tempo, come abbiamo ribadito in fase di approvazione del bilancio di previsione 2012, il decreto SALVA ITALIA e quelli posteriori alla sua approvazione, hanno sì messo al riparo i conti del PAESE, ma hanno condizionato notevolmente la vita degli italiani e ancor di più le casse dei Comuni ai quali ormai non resta che assistere ad un “fondo di barile grattato dalle elemosine”!
Dallo scompiglio dell’IMU, della quale ancora si devono incassare le spettanze a saldo della rata di dicembre pagate dai contribuenti direttamente alla tesoreria dello Stato, allo sfascio della TARES (tributo che inserirà una imposta statale con un aumento in previsione del 60-70 %) il cui incasso inizialmente previsto per il mese di luglio si realizzerà alla fine del mese di maggio. Si impedisce di fatto, che il COMUNE entri in possesso di risorse economiche attraverso le quali andare a soddisfare i servizi primari, oltre che andare a garantire il corretto pagamento delle imprese operanti per le quali si sente addosso il peso dell’investimento sul territorio ed il loro relativo mantenimento.
A tutto ciò aggiungiamo i ritardi nel trasferimento di fondi, dovuti anche alla assenza di un Governo che decreti le spettanze, (tra l’altro già versate dai contribuenti nel Fondo sperimentale di riequilibrio). I tagli ai Comuni che nel nostro caso per il 2012 hanno sfiorato i 2 milioni di euro e li sfonderanno nel 2013, richiedono il rispetto del Patto di Stabilità per il quale ancora una volta Rossano e la sua amministrazione comunale si è mostrata responsabile, con una tesoreria ormai agonizzante in considerazione del fatto che il permanere della situazione deficitaria è strutturale in quanto le entrate non consentono di rimpinguarla, sebbene ereditata a saldo negativo, esce fuori un cocktail letale per le classi meno abbienti ed imprese sul lastrico per le quali un SINDACO – conclude CHIARELLO – ha le mani legate da provvedimenti aleatori che con proposito di risanare finanziariamente uno STATO, in realtà ne distruggono i contenuti.