Gli esperti:senza tipicità,zero appeal.Boschetti:perché trovo vini francesi e non calabresi?
Politiche per i turismi e strategie dal basso, è strategico, tra gli altri attori locali, il ruolo dei bar, insieme alle osterie ed alla rete della ristorazione tipica. È nei bar che il viaggiatore, uscendo dall’hotel o dal b&b, riceve il primo biglietto da visita di una comunità.
E’ nei bar della città che l’ospite raccoglie il primo di una lunga e spontanea serie di indizi che possono decretare, attraverso il passaparola positivo o negativo che ne deriva, la promozione o la bocciatura di una destinazione turistica. Non si sceglie né soprattutto ri-sceglie una località turistica soltanto per la qualità della struttura ricettiva. Se il turista del 2013 non viene emozionato anche nei bar dove si reca a prendere un caffè o un aperitivo o se non riesce a trovare tipicità e autenticità nella ristorazione, l’impressione finale non sarà affatto positiva, attraente, competitiva. – Sull’importanza strategica del bar nella rete dei diversi e tanti attori locali che, dal basso, possono aumentare o ridurre l’appeal di una località turistica o che ambisca ad essere tale, si sono soffermati, con esperienze e casi storici, e con grande efficacia, Fabio PICCOLI responsabile della promozione del Consorzio Vini del Trentino, Marco BOSCHETTI Direttore del Consorzio Agrituristico Mantovano e il Prof. Paolo CORVO Docente Sociologia del Turismo Università Scienze Gastronomiche di Pollenzo Bra (Cn); tutti e tre protagonisti dell’interessante dibattito che ha chiuso il I FORUM REGIONALE SU TURISMI E IDENTITÀ di Rossano promosso da Otto Torri sullo Jonio e Still Work. – Un messaggio chiaro ed univoco, quello emerso dagli interventi dei tre esperti, avvalorato, per loro stessa ammissione, dalle prime impressioni ricevute visitando Rossano, in particolare la Città alta.
Il peggior nemico del territorio – ha detto PICCOLI – non sono i leader, rispetto ai quali bisogna anzi non avere invidia. Tutti i territori sviluppati hanno avuto dei leader che hanno dimostrato di avere il coraggio di cambiare. Il peggior nemico del territorio – ha scandito – è chi produce male. L’obiettivo che bisogna darsi, soprattutto su scala locale, è quello di tornare ad essere profeti in patria. Come? Partendo dai prodotti tipici nei bar e nelle trattorie. Il turista che entra in un bar, a Rossano, non sarà mai emozionato, catturato, attratto e stimolato a fare passaparola positivo se non accolto con un’offerta autentica di prodotti tipici di questa terra. È, questo, ciò che il viaggiatore del 2013 ricerca, esige e porta con se ri-partendo, per condividerlo con altri. Avere la pretese di piacere a tutti – ha continuato il responsabile del Consorzio Vini del Trentino – è una follia nel marketing ed il cosiddetto turismo per tutti i gusti è l’anticamera della distruzione e del fallimento.
Bisogna tenere in debita considerazione – ha aggiunto BOSCHETTI – la competizione con altre aree. Non bisogna copiare i modelli ma partire dal modello. L’esperienza mantovana (dove in 10 anni il turismo rurale è quadruplicato) dice anzi tutto che la sinergia tra imprenditori agrituristici è fondamentale. Perché – si è poi chiesto pubblicamente BOSCHETTI – in un bar di Rossano ho trovato esposti i vini francesi e non quelli calabresi? E perché in una birreria di Rossano ho trovato la pubblicità del prosecco e non quella, ad esempio, del Moscato di Saracena? Questi sono errori gravi da evitare. Bisogna invertire la rotta investendo – ha spiegato il Direttore del Consorzio Agrituristico Mantovano – sulle risorse locali, umane e di produzione. Perché è dai bar che parte il messaggio negativo o positivo. Il visitatore va emozionato con le unicità e le eccellenze. – Gli ospiti, soprattutto stranieri – ha concluso il Prof. CORVO – vogliono sentire l’accento locale, cercano emozioni nel viaggio. Quanti non riescono a mettere passione nelle loro attività cambiassero mestiere. Oggi il turista è esigente, cerca competenza, professionalità e autenticità. E la sinergia pubblico-privato – ha chiosato il Docente Sociologia del Turismo Università Scienze Gastronomiche di Pollenzo Bra – resta la via maestra.