Se c’è una cosa che in politica deve tornare a regnare è la chiarezza dei contenuti e delle posizioni, ed in questo il Sindaco Antoniotti è campione negativo. Manda telegrammi a destra e manca, senza alcuna logica, cercando di giustificare con l’allarme sociale quello che vuole da mesi e che non ha neanche il coraggio di dire.

Il Sindaco, insieme a quasi tutto il centro destra locale, vuole l’apertura della discarica privata di Scala Coeli,  fregandosene altamente delle alternative possibili e delle irregolarità pubblicamente denunciate e pubblicamente ignorate dagli organi di controllo a cui, guarda caso, manda il telegramma.
Se apre la discarica di Scala Coeli il sindaco può continuare a parlare di raccolta differenziata senza farla ancora per qualche anno, e di grandi campagne di sensibilizzazione straordinarie dell’azienda-partner che è la stessa azienda proprietaria della discarica di Scala Coeli.
A proposito, il sindaco continua addirittura ad inventarseli i dati sulla differenziata, che sono quelli che abbiamo riportato noi qualche giorno fa, quelli del rapporto Arpacal, che sono più bassi di quelli già ridicoli riportati dal sindaco e che smentiscono i proclami dei mesi scorsi quando il sindaco affermava che nei primi mesi del suo mandato la raccolta differenziata è aumentata vertiginosamente.
Che Arpacal faccia acqua da tutte le parti non c’è dubbio, del resto è lo stesso ente che segue gli iter autorizzativi delle discariche, ma sulla differenziata di certo non minimizza i dati, a limite, per coprire i disastri della Regione Calabria da cui dipende, li gonfia.
Del resto, se la raccolta differenziata funziona come sostiene Antoniotti, perché dopo qualche giorno di blocco dell’impianto di Bucita, i cassonetti sono stracolmi?
Altre amministrazioni, come quella di Salerno, hanno raddoppiato la raccolta differenziata in un anno, mentre il sindaco punta, dati alla mano, a rispettare l’obbligo di legge nel 2033.
Almeno su una cosa il sindaco è chiaro: vuole conferire, in una qualsiasi discarica, rifiuti “tal quale” ovvero senza trattamento, mettendo in atto l’ordinanza di Scopelliti che, oltre a rappresentare un disastro ambientale legalizzato, infrange le norme della comunità europea per cui l’Italia e la Calabria saranno multate pesantemente. Sapete chi pagherà le multe? I cittadini. Noi crediamo che i disastri di Scopelliti e Pugliano li debbano pagare Scopelliti e Pugliano, ma sembra che da oggi ci sia un nuovo volontario: che le multe previste e salate della Comunità Europea le paghi anche il Sindaco di Rossano.
Soluzione? Togliere i cassonetti, avviare il porta a porta e prendere in gestione l’impianto di Bucita per la fase di transizione, prendendosi le proprie responsabilità di amministratori pubblici di fronte ai cittadini, garantendo il lavoro senza aspettare inutili lungaggini con aziende private che in dieci anni hanno solo speculato sui soldi dei cittadini. Bilanci alla mano, avremmo risparmiato decine di migliaia di euro con un sistema molto più trasparente. Se quell’impianto funzionasse potrebbe sottrarre quasi il 50% dei rifiuti indifferenziati dalle discariche, ad oggi invece viene pagato amaramente e non serve a nulla.
Per “risolvere” il problema dei rifiuti mettendoli in una fossa non c’è bisogno di un sindaco e di un governatore, bastano due studenti delle elementari.
Se c’è una cosa per cui i cittadini non hanno più pazienza è questa classe dirigente vecchia e incapace di risolvere qualsivoglia problema.

Movimento TERRA e POPOLO – Rossano