Non abbiamo alcun dubbio: lo sviluppo turistico e commerciale della città di Rossano e della Sibaritide dipende dalla realizzazione di due fantastiche rotonde, una delle quali piazzata nel bel mezzo della cosiddetta Statale 106 finalmente adibita a quello che in fondo è sempre stata: una strada urbana. Ridiamoci su, perché a guardare le cifre di soldi pubblici spesi per queste fesserie, viene da piangere a dirotto.
Sintetizziamo il pensiero dei cittadini sui vari lavori autorizzati, rimodulati e finanziati negli ultimi mesi: a che cacchio servono?
Partiamo dalle vie principali dello scalo, dall’inutile rifacimento di Piazza Bernardino Le Fosse, che era stata appena riammodernata, fino alla cosiddetta riqualificazione di Viale Michelangelo e Via Luca De Rosis: per quale assurdo motivo abbiamo speso soldi pubblici per restringere la carreggiata, rifare i marciapiedi e sostituire gli alberi? Ci sarebbe poi la pista per non vedenti, peccato che non ci sono segnalatori acustici al semaforo e che nel bel mezzo della pista siano piazzati numerosi pali dell’illuminazione alcuni dei quali con fili scoperti: speriamo, per rispetto, che i non vedenti non si affidino ai milioni di euro spesi dal comune per circolare in città. A proposito, cosa rappresenterebbe quella specie di deposito in cui è stata trasformata Via Maiorana, nei pressi della villa comunale? E perché l’accesso in Via Manzoni è inspiegabilmente ancora in quelle condizioni, nonostante i commercianti abbiamo già espresso la loro legittima indignazione visto la penalizzazione che stanno subendo? Oltre al danno dei soldi pubblici buttati, la beffa.
Andando avanti torniamo alla rotonda sulla SS 106 che dovrebbe rappresentare una “messa in sicurezza”, ed invece non fa altro che continuare ad assolvere l’ANAS nel trattare la Calabria come il terzo mondo, visto che al posto di una strada statale abbiamo una lunghissima, pericolosissima ed estenuante strada urbana che giunge fino a Reggio Calabria: aggiungiamo agli ingressi abusivi, ai centri urbani ed alle curve da brivido, anche qualche rotonda e qualche gelataio. Per non parlare dei lavori megalomani all’ingresso tra la SS 106 e Viale Sant’Angelo, con un nuovo ponte e persino una pista ciclabile, coerente con l’idea di Statale che hanno in comune l’ANAS e questa Amministrazione Comunale: a cosa diamine serviranno questi lavori?
Il tutto per circa quattro milioni di euro di soldi nostri in tempi di crisi, con mille altre cose urgenti da fare, e senza nessuna ricaduta sulla città e sul territorio, come la stragrande maggioranza delle iniziative di questa amministrazione di lavori inutili e comunicati stampa. La domanda che si pongono tutti è: a chi servono questi lavori?
Sulla SS 106 è necessaria una linea completamente opposta: unire tutti i sindaci della fascia ionica, anche tramite l’ANCI, per costringere l’ANAS alla messa in sicurezza ed all’adeguamento della SS 106. Questi sindaci invece sembrano uniti solo dalle rotonde.
Movimento TERRA e POPOLO – Rossano