Si è conclusa la I edizione della due giorni di festa bianconera in città – per celebrare il 31° scudetto della Juventus – con l’illustre presenza di un’indimenticata stella bianconera: Sergio Brio. Il mitico stopper leccese approdato alla Juventus nell’estate del 1978, restò nella squadra piemontese fino al 1990,
collezionando 243 presenze e 16 gol ma, soprattutto, vincendo quattro campionati italiani, tre coppe Italia, una coppa dei campioni, una coppa delle coppe, una coppa Uefa, una supercoppa Uefa ed una coppa intercontinentale. A livello internazionale è stato uno dei dieci calciatori in assoluto, di cui sette italiani, ad aver vinto le tre maggiori competizioni calcistiche europee per club. È, inoltre, è uno dei cinque calciatori, di cui quattro juventini, vincitori di tutte le competizioni calcistiche internazionali, ed è una delle 50 stelle della Juventus che hanno fatto la storia della società bianconera. Fu anche vice dell’allenatore Trapattoni, nella Juventus e nel Cagliari, nei primi anni novanta. Un giocatore di “classe” che si è mostrato subito molto disponibile a rispondere alle domande rivoltegli dai fans, soprattutto dai bambini, accorsi allo Juventus Club “Pavel Nedved” di Rossano. In particolare, Brio ha raccontato le difficoltà nell’affrontare attaccanti del “calibro” di Van Basten o giocatori dal gol facile come Altobelli, ma anche le belle esperienze vissute con il mitico Giovanni Trapattoni. Insomma, quello appena trascorso è stato davvero un piacevole fine settimana, e non solo per ricordi che ha fatto tornare alla mente Brio, ma anche per il clima di festa che si è respirato in Contrada Petra, fatto di danze e balli, da piacevole musica dal vivo con Virgola’s band in concerto e la Cover di Adriano Celentano, con le giostre e le “bancarelle”. Una novità che, sicuramente, hanno tenuto a precisare, sia il presidente del club, Antonio Bonaccorsi, che il vice, nonché titolare dello “Sporting cafè”, Arturo Converso, «è da ripetere», anche «apportando dei miglioramenti». Dopo l’incontro-dibattito con il giocatore, condotto dalla dottoressa Stefania Schiavelli, avvenuto alla presenza dell’assessore comunale Librandi, che ha ringraziato il club e la presenza di Sergio Brio per aver dato, «lustro alla città di Rossano», di Bruno per la Figc e Caricato per l’Aia, il “gigante” ha ricevuto una targa ricordo dal club e poi, successivamente, durante la festa serale anche dal comune di Rossano che ha patrocinato l’evento. Brio poi ha salutato tutti, ringraziando, e accompagnato da un solo grido: forza Juve.