Nel PD farebbero meglio a documentarsi. Stamile-Chiarello: dubbi Corte Conti su anni passati
Per amministrare i conti pubblici servono dedizione e competenza, ma soprattutto serve serietà. Rimaniamo allibiti dalle congetture catastrofiste messe in piedi contro questo esecutivo da parte di chi, fortunatamente isolato, cerca ancora di difendere cinque anni di governo di centro sinistra che hanno messo in ginocchio la Città.
Scaricare, oggi, le colpe su questa giunta, dopo avere sperperato per anni, è un po’ come voler nascondere la polvere sotto il tappeto! Qualcuno dovrebbe sapere che i richiami contabili della Corte dei Conti risalgono alle annualità 2009, 2010 e 2011, proprio sotto la gestione dei suoi amici di partito e di qualche suo congiunto.
È quanto sostengono l’assessore al bilancio, Sergio STAMILE, ed il presidente della commissione bilancio, Natalino CHIARELLO, fornendo doverose precisazioni rispetto alle affermazioni calunniose e fuorvianti diffuse nei gironi scorsi dal consigliere comunale del Partito Democratico, Antonio MICCIULLO.
Nonostante si continui a fare confusione e fiumi di parole su una delibera della Corte dei Conti che richiede chiarimenti inerenti il bilancio 2011 – affermano STAMILE e CHIARELLO – siamo convinti che prima di lanciarsi in gratuite accuse, con il solo obiettivo di trovare un po’ di visibilità, il consigliere di minoranza farebbe bene a documentarsi e parlare con cognizione di causa. Gli atti sono pubblici e consultabili da tutti. La delibera 32/2013 della Corte dei Conti è tanto chiara da non lasciare dubbi sul fatte che le perplessità contabili sollevate risalgono alle annualità 2009 – 2010 e 2011. Alcune di quelle stesse perplessità – precisano i due amministratori – che in buona parte trovano soluzione sul bilancio 2012 della giunta ANTONIOTTI. Anche se con enormi sacrifici, purtroppo non siamo riusciti ad abbattere l’enorme mole debitoria accumulatasi negli anni presso il servizio di tesoreria, rimasta comunque invariata, nonostante, nel frattempo, si sia verificata una rivoluzione copernicana in tema di bilancio. A partire dalla drastica riduzione dei trasferimenti statali per finire allo stravolgimento della normativa ICI, sostituita con l’IMU. Nonostante ciò, abbiamo dovuto lavorare su due fronti: garantire anzi tutto l’erogazione dei servizi ai cittadini, facendo contemporaneamente fronte alle diverse contingenze economiche deficitarie. Tra queste, l’estinzione di diversi debiti maturati negli anni passati dei quali il PD e l’opposizione, proprio attraverso la citata delibera, hanno finalmente preso contezza. Un paragone palese emerge tra la spesa corrente 2009/2010 (circa 27 milioni) e la spesa corrente 2011/2012 (circa 25 milioni), quindi in evidente diminuzione. Questi i fatti e gli atti contenuti nel dossier a disposizione della Corte dei Conti del quale – concludono STAMILE e CHIARELLO – auspichiamo che la stessa Corte possa prendere atto. Per quanto riguarda, in ultimo, la gestione finanziaria cristallina dell’Amministrazione ANTONIOTTI invitiamo a leggere gli atti contabili disponibili sul sito del Comune. Quegli stessi atti ai quali fa riferimento espresso la delibera della Corte dei Conti quando cita di aver appreso il bilancio 2012 direttamente dal sito istituzionale. Segno, quest’ultimo, di massima trasparenza. – (Fonte: Montesanto Sas – Comunicazione & Lobbying).