“In questi giorni di totale concitazione contraddistinti da umori mutevoli, un misto d’ira, indignazione e consapevole rassegnazione, assistiamo impotenti allo spettacolo indecente allestito da una confusa politica romana fatta di (o da) parlamentari fanciulli i quali, intravista la possibilità di ottenere alcune caramelle, si accapigliano per cercare di inghiottirne ognuno quante più possibile col rischio di strozzarsi determinando l’asfissia e dunque la morte.
Peccato, però, che a morire non sono i reclamanti la caramella ma i territori, il nostro territorio per quel che ci riguarda. Ebbene, a parte il comportamento del ministro Cancellieri, nota ai più come l’ondivaga giacché alterna le proprie idee o rende dichiarazioni sul medesimo tema in funzione dell’interlocutore, allo stato attuale quel che sconcerta è l’atteggiamento dei nostri indegni parlamentari ognuno impegnato a tirare la giacca ministeriale nel maldestro tentativo di portare acqua al proprio mulino, incapaci di assumere una decisione condivisa. Tutti impegnati a salvaguardare il proprio orticello lombardo, emiliano o piemontese, nella speranza di evitare una capitolazione alle prossime elezioni. Quindi, si assiste ad interpellanze e mozioni le più disparate come l’interrogazione sul Tribunale di Cesena (accorpato a Forlì), si tenta di salvare il Tribunale di Vigevano (accorpato a Pavia) peraltro al centro di una pianura servita da strade dritte come un fuso (30 min da Novara, 40 min da Pavia, 48 min da Vercelli, 50 min da Milano), tutti territori con il tessuto economico necessario ad assorbire il taglio di uffici e presidi amministrativi di ogni genere. Ora, con tutto il rispetto per colleghi e concittadini del nord Italia (che certamente avranno legittime ragioni al riguardo, a noi terroni incomprensibili), i parlamentari di quei territori dovrebbero farsi un esame di coscienza con conseguente passo indietro nell’interesse di comunità più disagiate, carenti di ogni servizio pubblico, con un tasso di disoccupazione alle stelle in aggiunta ad una criminalità dilagante.
Ma torniamo all’egregio Guardasigilli il quale ha inteso inviare un messaggio a magistrati e dipendenti della Giustizia (qui allegato) che conferma, senza dubbio alcuno, che l’esimio Prefetto vive sul pianeta Marte. Operando dallo spazio profondo farfuglia di “struttura territoriale più moderna ed adeguata ai tempi”, cincischia di progresso tecnologico e riduzione delle distanze (sic!). Ebbene, non ci sono parole!!
Caro Ministro, torni sul pianeta Terra! Abbia l’umiltà di venire di persona in questo territorio per constatarne la desertificazione totale! Ci chiede di recarci ai piedi di una montagna per ricevere giustizia! Lei sta inducendo un’intera comunità alla sommossa!
Allora, il mio modestissimo invito è rivolto principalmente ai cittadini di questo territorio: Vi invito a recarvi presso l’ex Tribunale di Rossano ed a consegnare le vostre tessere elettorali unitamente alla carta d’identità ad un rappresentante istituzionale ivi presente. Invito il nostro sindaco, accompagnato dal presidente Scopelliti, da tutti i Sindaci del circondario e da una nutrita rappresentanza di cittadini (me compreso), a recarsi presso il Quirinale muniti di fascia tricolore, una catena ed un lucchetto: nei pressi lascerà il suddetto “pacco” e si incatenerà assieme agli altri in piazza del Quirinale laddove, in presenza di giornalisti e telecamere, si dimetteranno TUTTI, compreso il Presidente della Regione.
L’interrogativo è: vedremo mai qualcosa del genere?
Sandro Sapia”