I circoli Sel di Rossano Corigliano Calabro e Calopezzati, ringraziano il Segretario Regionale Sel Gianni Speranza, successivamente alla Sua gradita visita al Presidio permanente in difesa del Tribunale di Rossano, per aver fatto proprie le istanze del territorio, e, aver mantenuto l’impegno di farsi portavoce nei confronti dei componenti Sel delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato della richiesta di supportare la permanenza del Tribunale di Rossano, sollecitando “iniziative utili a sostenere le ragioni della comunità di Rossano” città della Calabria “Regione nella quale la presenza della criminalità organizzata, il suo radicamento e la sua diffusione sono noti”.

Il territorio della costa jonica del cosentino, privo di trasporti pubblici, quasi totalmente depauperato di strutture sanitarie pubbliche è fertile terreno per gli interessi della criminalità organizzata.
La sibaritide, con le potenzialità di una terra pur segnata dalla rassegnazione, che storicamente l’ha contraddistinta, è definitivamente lasciata in mano alla criminalità, che, libera di farla da padrona a casa propria senza ostacoli, si rafforzerà per continuare ad estendersi con maggiore vigore.
La chiusura di un Presidio di Giustizia, in un territorio nel quale si persegue lo smantellamento di assetti politico/mafiosi, con commissariamento dei Comuni, e nel quale la DDA e la Procura hanno, negli anni, avviato molteplici operazioni per arginare il fenomeno della criminalità di stampo mafioso, richiede una pacifica ma tenace e condivisa resistenza.
È per questi motivi che Sel, in particolare con i Circoli di Rossano, Corigliano e Calopezzati, presente moralmente e concretamente nella lotta contro la chiusura del Tribunale di Rossano, in linea con quanti hanno inteso affrontare con determinazione la protesta, attraverso l’occupazione del Tribunale, lo sciopero della fame, la pubblica manifestazione e la chiusura dell’accesso nello stabile, resasi necessaria per impedire il tentativo di trasferimento dei fascicoli, in assoluta aderenza alla rinnovata coscienza civica dei cittadini, disdegnando la inopportuna referenza Istituzionale, quando questa pone vincoli di soggezione, contraria alla moderazione di chi pensa che un trasloco non avrebbe conseguente nefaste, alla inutile corsa di molti che da ogni fronte si preparano ad ergersi a presunti Salvatori del Tribunale dopo aver svenduto il territorio, e comunque, non ponendosi come unici portatori di verità e soluzioni, ma cercando condivisione nel comune intento di tutelare il nostro territorio, in attesa della convergenza dei pareri delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato, presso le quali pure Sinistra Ecologia e Libertà si sta mobilitando attraverso i propri dirigenti e parlamentari, rinnova la sua presenza al fianco di chi intende perseguire una tenace resistenza contro questa ennesima vile aggressione al nostro territorio, invitando a mantenere costanti i riflettori sulla vicenda, attraverso azioni incisive tali da indurre il Ministro a rivedere le proprie scelte.