La proposta è stata lanciata dai consiglieri regionali: Giuseppe Caputo e Salvatore Magarò.
Oggi, nel corso della seduta consiliare in Regione, si discuterà anche della proposta, lanciata dai consiglieri regionali Giuseppe Caputo e Salvatore Magarò, inerente all’istituzione di un referendum per salvare il Tribunale di Rossano.
“Il provvedimento di riorganizzazione degli uffici giudiziari entrato in vigore il 13 settembre – ha dichiarato il consigliere regionale Salvatore Magarò – è profondamente ingiusto, viene meno ai principi di efficienza e di prossimità dell’amministrazione della giustizia e rischia di smantellare importanti presidi di legalità in territori fortemente esposti al pericolo di infiltrazione della criminalità organizzata. Per questo motivo, insieme ai colleghi di Puglia, Campania e Sicilia, con i quali nel mese di luglio abbiamo costituito la macroregione della legalità, e d’intesa con i rappresentanti di altre regioni italiane come l’Abruzzo e la Liguria, regioni nelle quali, come in Calabria, si ritiene che la riforma sia gravemente lesiva del diritto di accesso alla giustizia dei cittadini, sono impegnate nella promozione di un referendum abrogativo di tutte le norme di modifica della geografia giudiziaria varate dal Governo, a cominciare dal famigerato Decreto Legislativo 155/2012.” Giuseppe Caputo ha raccolto l’invito del “parlamentino” calabrese ed ha messo nero su bianco la sua idea, andando oltre il semplice ordine del giorno. Caputo, infatti, ha preparato una proposta di provvedimento amministrativo finalizzato ad ottenere un referendum abrogativo del Decreto Severino. «La decisione di sopprimere il Tribunale di Rossano istituito nel settembre 1862, il cui circondario ha una superficie di circa Kmq 1.500,00 ed una popolazione di oltre 130mila abitanti, comprende 20 Comuni – scrive Caputo nel suo provvedimento protocollato nel giorno stesso in cui è entrato in vigore quello del ministero Severino – e di accorparlo a quello di Castrovillari è illegittima e inaccettabile». Il rischio di lasciare campo libero alla criminalità organizzata è ben presente e Giuseppe Caputo lo mette in evidenza nella sua proposta. «Con la soppressione del Tribunale e della Procura di Rossano non vi sarà alcun Ufficio giudiziario nell’intera fascia ionica compresa tra Taranto e Crotone – scrive il consigliere regionale di Rossano – in un territorio dove la criminalità organizzata è molto presente». Consapevole dell’urgenza che la sua proposta venga accolta, alla luce della scadenza al 30 settembre del termine ultimo per presentare una richiesta di referendum, Giuseppe Caputo chiede alla Regione Calabria di aderire all’iniziativa della Regione Abruzzo, la quale si è resa promotrice verso altre Regioni maggiormente interessate alla citata riforma della geografia giudiziaria (Puglia, Campania, Toscana, Piemonte, Liguria, Sardegna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Umbria) al fine di proporre il referendum abrogativo di iniziativa regionale. Una proposta valida in cui, tramite il parere dei cittadini, si potrebbe ribaltare completamente la decisione del Governo di sopprimere alcune sedi giudiziarie operanti su tutto il territorio nazionale.
ANTONIO LE FOSSE