Nella mattinata di ieri, nel piazzale antistante la Sede Inps di via Acqua di Vale, nel centro storico di Rossano, tutti i lavoratori hanno partecipato all’assemblea unitaria, indetta dalla Rsu aziendale e dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Fialp-Cisal, Usb per discutere dei tagli imposti dalla Ragioneria generale dello Stato
al Fondo incentivante della Produttività (legge 88/89 art 18) che comporteranno una decurtazione media del salario ai dipendenti dell’Istituto e sul futuro dell’ente previdenziale nella Sibaritide. Chiusi, quindi, gli sportelli all’utenza per alcune ore. L’assemblea, molto partecipata, dopo un’animata ed approfondita discussione ha deciso di avviare un percorso di iniziative da realizzare a livello locale e da proporre per il tramite delle Rsu di Sede a tutte le Rsu dell’Istituto. I lavoratori dell’Inps si sono espressi contrari alle iniziative governative tendenti a minare il sistema di protezione sociale del nostro Paese. In tale occasione è stato attuato il volantinaggio ai cittadini davanti alla Sede, spiegando loro le ragioni della vertenza in atto (che pure avrebbero avuto motivo di risentimento e delusione, trovando gli sportelli chiusi al pubblico), e che hanno manifestato solidarietà e comprensione. Una mobilitazione lanciata per scongiurare il rischio di una riduzione del livello dei servizi che l’Inps ha sinora garantito anche grazie al finanziamento di quei “progetti speciali” che la bocciatura del piano di riduzione della spesa varato dall’Istituto sta seriamente mettendo in discussione e per evitare l’ennesimo colpo alle buste paga. Occorre fare oggi la riorganizzazione che è mancata nel momento della creazione del cosiddetto super Inps. Proposte che il sindacato avanza da tempo: un piano di organizzazione, valorizzazione del personale, innovazione nelle procedure e nei servizi. Interventi indispensabili per ampliare e migliorare l’offerta di servizi ai cittadini.
Anna Maria Coviello