Dopo la sospensiva disposta in via cautelare dal TAR Calabria con i tre decreti n. 475/13, 484/13 e 1779/13, gli avvocati Giuseppe Labonia, Pasquale Catalano e Rossella La Porta si preparano a predisporre ogni idonea difensiva in vista dell’udienza del 17/10/13 in cui avverrà la discussione del merito cautelare.

All’iniziativa giudiziaria questa volta, oltre al comune di Rossano, già parte ricorrente, si preparano ad aderire, oltre all’Ordine dei Commercialisti, tutti gli altri 19 comuni del comprensorio, da Corigliano C. a Cariati, al fine di formalizzare, in modo pieno ed effettivo, il segnale di unità e condivisione che la collettività del comprensorio ionico e presilano da tempo si aspettava.
In questi giorni è in atto una frenetica battaglia giudiziaria in difesa dell’accorpato Tribunale di Rossano, a colpi di diffide e istanze sia alla dirigenza del tribunale di Castrovillari che del comune di Castrovillari ed in particolare dell’ufficio Urbanistica dello stesso.
Poiché la diffida del 27/9/13, firmata anche da oltre 150 avvocati e cittadini, già inviata alla dirigenza del Tribunale di Castrovillari e contenente anche l’invito a ripristinare il servizio UNEP, non ha sortito esito alcuno, la stessa è stata trasmessa per conoscenza al CSM, alla Procura di Salerno, alla Procura Generale di Catanzaro e alla Corte di Appello, alla Procura regionale della Corte dei Conti, al Presidente della Regione Calabria, al Consiglio del Ministri e al Ministro della Giustizia, ai presidenti di Camera e Senato e ad altri organi parlamentari, ministeriali e periferici.
Con missiva del 28 e 3 ottobre i predetti legali per il comune di Rossano hanno altresì chiesto copia degli atti e informative all’Agenzia del Demanio e al Genio Civile in relazione agli atti progettuali del nuovo palazzo di Giustizia di Castrovillari.
In questi giorni si è aggiunta inoltre l’altra ed importante incombenza alla Corte Costituzionale, la cui scadenza è prevista per giorno 8/10. infatti l’avv. Catalano ha già dato mandato al Prof. Avv. Simone Ciccotti del foro di Roma di costituirsi dinanzi alla Corte Costituzionale per supportare la questione di legittimità costituzionale, sollevata nella causa proposta dall’avv. Catalano contro il Ministro della Giustizia, e rimessa alla Corte Costituzionale dal Giudice di Pace Avv. Domenico Monaco contro l’illegittima soppressione del Tribunale di Rossano. Vi è un’importante novità che denota la condivisione e l’unità di intenti dei comuni del territorio: all’iniziativa hanno aderito anche 12 dei venti comuni del comprensorio, dando mandato all’avv. Simone Ciccotti e all’avv Catalano di costituirsi con intervento ad adiuvandum dinanzi alla Corte Costituzionale. I comuni di Rossano, Corigliano, Longobucco, Crosia, Mandatoriccio, Paludi, Cropalati, Pietrapaola, Calopezzati, Caloveto e Campana hanno già deliberato; Mentre la delibera di Cariati dovrebbe essere pronta tra lunedì e martedì. I restanti comuni, pur resisi disponibili ad aderire all’iniziativa, tuttavia, a causa di problemi organizzativi e per la mancanza in sede dei segretari comunali, non sono riusciti ancora a far approvare le delibere.
Intanto l’avv. Catalano, con l’aiuto di alcuni colleghi e cittadini, è riuscito a trasmettere a Roma, presso la Corte Costituzionale, importanti documenti – relazioni della commissione antimafia, relazioni del Viminale, relazioni parlamentari in ordine alla criminalità organizzata sul territorio di Rossano – peraltro disattesi o non considerati non solo dal CSM nel proprio parere, ma anche dalle commissioni ministeriali e dal Ministro della Giustizia durante l’iter procedurale che ha partorito la riforma delle circoscrizioni Giudiziarie e la conseguente illegittima soppressione del Tribunal e d Rossano.
Rossano, 05 ottobre  2013
Avv. Giuseppe Labonia                             Avv. Pasquale Catalano