Anche il sindacato degli avvocati della Calabria in difesa del tribunale di Rossano. Sabato mattina, in una delle tante aule dell’importante presidio bizantino, si sono confrontati gli avvocati del territorio con i vertici del sindacato calabrese. Tutti, di comune accordo, non hanno condiviso il Decreto legislativo riguardante la soppressione e l’accorpamento del Palazzo di Giustizia di Rossano a quello di Castrovillari.

Una scelta, quella del Governo centrale, che metterà a rischio la sicurezza dei cittadini. Nella Sibaritide, dove si registrano dati allarmanti con il diffondersi della criminalità organizzata, lo Stato non può e non deve abbassare la guardia. I cittadini, ancora una volta, chiedono, a gran voce, più diritti e di non essere abbandonati dalle Istituzioni. Negli ultimi anni, purtroppo, si sta assistendo allo smantellamento di un territorio con la chiusura del tribunale, la soppressione dei treni a lunga percorrenza, il trasferimento di importanti reparti dall’ospedale civile “Nicola Giannettasio” e quant’altro ancora. Di questo passo, dunque, non sarà possibile intravedere un futuro migliore. I politici, al giudizio di molti, debbano farsi un esame di coscienza per le scelte adottate negli ultimi tempi che, ad ogni modo, hanno penalizzato, ulteriormente, un territorio che, ancora oggi, è in attesa di un pronto e definitivo riscatto.
ANTONIO LE FOSSE

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