Caputo: nessuna anomalia. Analisi chimiche hanno escluso origine fognaria. Torrenti sempre monitorati.
 Torrente INFERNO, nessuno sperpero delle risorse idriche, nessun rischio ambientale. Lo hanno chiarito nei giorni scorsi gli uffici comunali preposti, e lo ribadiamo nuovamente oggi.I rigagnoli che si formano nell’INFERNO, e più in generale nei corsi d’acqua che attraversano il centro cittadino, non sono assolutamente di origine fognaria, né dovuti a guasti sugli acquedotti.

  Bensì si tratta di naturali defluenze acquifere. Del resto, sul letto di un torrente, seppur impermeabilizzato, che cosa si vorrebbe trovare?

È, questo, quanto sostiene l’assessore ai Lavori pubblici, Guglielmo CAPUTO, precisando in merito ad alcuni articoli di stampa apparsi, stamani e nei giorni scorsi, su alcune testate giornalistiche locali, che evidenzierebbero presunte anomalie lungo i corsi d’acqua cittadini.

I torrenti – scandisce l’assessore ai Lavori pubblici – sono costantemente monitorati, per quanto nelle loro competenze, dai tecnici comunali, per evitare il verificarsi delle diverse criticità che potrebbero emergere. Nel caso specifico dell’INFERNO, non c’è nessun allarme. I rivoli che si vedono scorrere non sono assolutamente reflui fognari. Lo dicono i tecnici e soprattutto le analisi chimico-fisiche che abbiamo preteso che venissero effettuate sulle acque. Così come non esistono falle sulla condotta idrica cittadina che si riversano in quello stesso canale. Piuttosto – conclude CAPUTO – il mistero, costantemente sollevato da alcuni cronisti, riguardo la scia liquida sul letto del torrente cittadino è subito risolto: è acqua. Allo stato puro. Che, come in ogni corso d’acqua del pianeta Terra, si forma, a monte, da una sorgente.

L’urbanizzazione dello Scalo – si legge nella relazione dei responsabili dell’ufficio tecnico e manutenzione – ha comportato la realizzazione di una fitta rete di raccolta delle acque piovane che si riversa nei diversi canali urbani, compreso il torrente INFERNO, affluente del CITREA. Ciò ha fatto sì che la famosa sorgente di località FISCHIA, che prima veniva assorbita dai sottostanti terreni, si riversasse proprio nel torrente INFERNO e di conseguenza nel CITREA. Pertanto è visibile il deflusso continuo dell’acqua sorgiva. – In occasione delle segnalazioni, sollevate dalla stampa, l’ufficio tecnico comunale ha provveduto ad effettuare i prelievi e le analisi chimiche dei campioni delle acque affluenti nelle aree interessate. Dalle stesse analisi è emerso che, proprio a riguardo al torrente INFERNO, l’acqua esaminata – si legge nell’a relazione di laboratorio – è da ritenersi di natura non fognaria. Verosimilmente le acque analizzate sono riferite alle sorgenti di FISCHIA. – (Fonte: MONTESANTO SAS Comunicazione & Lobbying).

Articoli correlati