Prendendo atto dagli organi di stampa dell’avvenuto svolgimento del Congresso Cittadino del Partito Democratico, in me sorgono sentimenti di stupore e disgusto verso dei personaggi il cui cuore non batte certamente per sani principi democratici ma solo per la propria sopravvivenza politica, calpestando i principi morali e di dignità alla base di qualsiasi società civile.
Purtroppo il Partito Democratico in questa città è sempre stato in balia di metastasi democratiche che hanno sfiancato l’elettorato usando mezzi “delinquenziali” sin dagli albori, noto a tutti l’annullamento del congresso provinciale del 2009 a causa di 1300 tessere false. Non contenti gli stessi personaggi col supporto della Presidente della Commissione Provinciale Adriana Amodio, che nei giorni scorsi, in maniera buffamente truffaldina, consegnava a soggetti non abilitati espressione della mozione Cuperlo e del suo candidato provinciale Guglielmelli un numero imprecisato di tessere in bianco, cercavano di raggiungere la maggioranza dei tesserati a tavolino. Scoperti con le mani nella marmellata, come il più discolo dei bambini, sempre con l’appoggio della casta partitocratica di Cosenza, si organizzavano in Camera Caritatis a svolgere il congresso in un appartamento che abusivamente chiamano circolo, senza preventivo tesseramento, senza pubblicità dell’evento, per come prevede il regolamento e lo statuto. Uno pseudo congresso per intimi, visto che il numero di tesserati è crollato dell’80%.
Pertanto la sottoscritta, membro dell’assemblea Nazionale del PD, insieme ad oltre 200 iscritti, tra cui il capogruppo del partito, è stata costretta a sollecitare i vertici del partito dell’area Renzi-Laratta affinchè si presentasse ricorso per l’annullamento di questo scempio democratico. Di conseguenza ritenendo illegittima la fase delle procedure sia nel tesseramento e sia dell’assemblea chiediamo al Partito di ripristinare la legalità ed indagare sugli eventi che hanno portato a questo aborto democratico. Nessuno dei coinvolti si giustifichi con la presenza di elettori del candidato Laratta, in quanto lo stesso candidato ha definito tali personaggi non rappresentanti del suo pensiero politico e sancendo l’assoluta estraneità dell’area Renzi-Laratta a tale abominio. Il Partito Democratico non sarà mai il partito dei meri tornaconti personali e di chi sbandiera una supponente visibilità politica solo per raggiungere scopi personali.
Membro dell’Assemblea Nazionale del PD
Dott.ssa Antonella Converso