Nei giorni scorsi, dopo aver denunciato pubblicamente la presenza di scarichi fognari nel torrente Citrea a pochi metri dal mare, ci siamo appellati pubblicamente a tutte le autorità competenti, in particolare all’Amministrazione comunale di Rossano ed alla Procura della Repubblica di Castrovillari, affinché intervenissero per evitare di assistere all’ennesimo disastro ambientale nel nostro mare.
Oltre a registrare la totale immobilità di istituzioni politiche e della giustizia letteralmente mummificate, siamo rimasti sconcertati nel registrare come, a seguito della nostra denuncia, la foce del torrente sia stata innaturalmente allagata con tonnellate d’acqua con lo scopo di far fluire gli scarichi fognari in mare, come polvere tossica sotto un enorme tappeto.
Non solo: nei giorni scorsi, con particolare riferimento a domenica 3 ottobre, contrada Sant’Angelo è stata letteralmente invasa da odori nauseabondi provenienti sempre dall’area dell’impianto di depurazione, a tal punto da costringere gli abitanti a stare con finestre e balconi chiusi per evitare conseguenze sanitarie.
Abbiamo già presentato due esposti alla Procura della Repubblica sulla situazione della depurazione, della rete fognaria, della gestione delle acque sul nostro territorio, ed abbiamo scritto fiumi di denunce e proposte al riguardo.
Purtroppo le istituzioni, rispetto a questo argomento, sembrano essere totalmente indifferenti e capaci di attivarsi operosamente soltanto alle porte dell’estate, non per risolvere il problema, ma per rassicurare squallidamente e irresponsabilmente la popolazione e gli operatori turistici i quali, di anno in anno, si trovano di fronte lo stesso scenario di inquinamento, sporcizia e degrado. Non solo: le pubbliche istituzioni, per la depurazione come per i rifiuti, sembrano usufruire di un infinito ed inspiegabile credito di impunità.
Si tratta di un contesto intollerabile e indecente che, come promesso mesi addietro, intendiamo interrompere bruscamente.
Per queste ragioni abbiamo sporto formale denuncia contro ignoti alla Procura della Repubblica, al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri ed al Corpo Forestale dello Stato sia per la presenza di scarichi fognari nel letto del fiume, sia per l’inspiegabile allagamento dei giorni successivi, affinché si accertino la gravità e le responsabilità di quanto accaduto e accade continuamente, con il timore di aver assistito ed inutilmente denunciato un vero e proprio disastro ambientale.
Insistiamo e continuiamo a proporre di intervenire immediatamente sugli impianti esistenti e sulla rete fognaria per strutturare in poco tempo una rete di depuratori periferica, funzionale ed economica. Si tratta di interventi urgenti ed improrogabili che non possono essere rimandati in virtù di mega-progetti inutili, faraonici e strumentali alla speculazione economico-politica di qualche faccendiere.
Movimento TERRA e POPOLO – Rossano