I proprietari delle contrade Ogliastretti e Basento,nel mese di marzo, si sono messi in allarme per la deviazione delle acque del Cino nella tubazione consortile che porta alla centrale idroelettrica di Insiti. Dopo alcuni incontri e le assicurazioni del Presidente del Consorzio di Bonifica si sono messi in allarme nel senso di controllare i pozzi situati nelle loro proprietà durante l’estate.
L’impegno del Responsabile era quello di monitorare i vari pozzi e di intervenire immediatamente per alleviare i disagi e le perdite dei proprietari nel caso in cui non si potesse più estrarre acqua dai pozzi. Il monitoraggio non è stato effettuato. Alcuni pozzi si sono seccati mentre nella maggior parte di essi la pressione atmosferica è diminuita sensibilmente dopo qualche momento di lavoro delle pompe elettriche. Ora nel torrente Cino pare vi siano lavori eseguiti sempre dal Consorzio senza naturalmente , come pensano i proprietari degli agrumeti,il permesso dei comuni di Corigliano, Rossano e del Presidente della Provincia. Da verifica effettuata sul luogo risulta costruito un muro sulla briglia a monte del torrente, circa 6 km dalla statale 106. Tale muro dovrebbe vietare il flusso delle acque nel letto del torrente Cino.. Dietro tale muro è stato creato un vespaio di pietre da utilizzare come filtro per la raccolta delle acque per poi intubarle e mandarle alla centrale. Il tutto significherebbe che nel letto del torrente Cino, anche durante l’anno, non scorrerebbe più acqua: In tal senso tutta la bella zona agrumetata di Ogliastretti e Basento verrebbe danneggiata. Ci si domanda: Perchè tale costruzione del muro e la collocazione di cumuli di pietre? Da chi è stato autorizzato Il Consorzio ad eseguire lavori nel torrente Cino’ Esiste un progetto? Nessun cartello è esposto con le indicazioni delle varie autorizzazioni. A queste domande si chiede una risposta da parte del Consorzio e parimente si chiede l’intervento delle Associazioni di Categoria( Corpo Forestale, Lega Ambiente,Difesa del Territorio, ecc. considerato il menefreghismo delle Autorità preposte alla salvaguardia del Territorio. Le due foto dimostrano la costruzione del muro sull’argine e la messa in opera delle pietre da utilizzare come filtro, annullando, così, il sistema che si era creato nel tempo e che permetteva il flusso delle acque nel torrente Cino.