Apprendiamo da fonti giornalistiche che nella giornata del 14 Novembre u.s., presso il Palazzo del Quirinale in Roma, è stato esposto il pregiatissimo Codex Purpureus Rossanensis. Promotore di tale pregevole iniziativa è stato l’Arcivescovo Santo Marcianò il quale, in occasione della visita del Santo Padre al Presidente Napolitano, ha ritenuto opportuno far conoscere un reperto storico di elevata importanza.
L’Evangelario, a seguito di un recente restauro effettuato dall’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario, è ritornato al suo indelebile chiarore.
Riportiamo, contestualmente, una notizia di ragguardevole rilievo concernente la proposta di riconoscimento del Codex, da parte della Commissione Internazionale dell’Unesco, come Patrimonio dell’Umanità e, naturalmente, ciò offrirà un ulteriore prestigio all’intera Città e al Territorio.
Affermiamo, con fermezza, che il Prelato ha sempre mostrato un notevole interesse per le immani bellezze architettoniche presenti nella nostra Diocesi e l’esempio deriva dai diversi restauri strutturali e documentali effettuati nel corso dei sette anni.
Onore e gloria, perciò, alla Città di Rossano la quale si è continuativamente contraddistinta nei secoli per aver donato i natali a due importanti Santi della Chiesa, a quattro Papi, sede di una lungimirante Diocesi e proprietaria di un pezzo unico al mondo quale il Codice Purpureo, testimone vivente del dogma della Madonna dell’Achiropita e dimora di molte Chiese Bizantine e Cristiane.
Vogliamo, in conclusione, esternare tutta la nostra soddisfazione per questo strabiliante risultato. Il nostro auspicio è che iniziative del genere possano esservi più spesso al fine di donare lustro a una Città che si è sempre contrassegnata, per storia e cultura, nell’intero meridione d’Italia.
Giovane Italia Rossano