Nella giornata di domenica, 24 Novembre u.s., la Città di Rossano e l’intero comprensorio si sono uniti nel dare l’ultimo arrivederci, in un unico e grande abbraccio, al neo Ordinario Militare S.E. Santo Marcianò.
Nominato Vescovo nel 2006, alla giovine età di quarantasei anni, è riuscito a effondere, nella nostra Diocesi, quel forte senso di spiritualità con il precipuo intento di avvicinare i giovani alla Chiesa istituendo, per l’occasione, la annuale Festa a loro dedicata.
Il prelato, sempre attento ai bisogni e alle istanze della gente, ha elevato spiritualmente, intellettualmente e culturalmente sia la Diocesi che la stessa Rossano e, per tale ragione, gli siamo immensamente grati.
Nella Città di Rossano e nell’intero comprensorio lascerà un immane vuoto poiché, dopo una serie di innumerevoli e ingiusti scippi istituzionali subiti negli ultimi anni, rappresentava, senza ombra di dubbio, una notevole speranza per noi giovani e per questo Territorio maledettamente depauperato.
Rammentiamo come il primo cittadino, nel corso del suo intervento, ha formalmente annunciato l’avvio dell’iter burocratico per il riconoscimento dello status di cittadino onorario di Rossano a Marcianò. Tale iniziativa, dal canto nostro, non può che scalfire e cristallizzare il perpetuo ricordo di un Uomo e Pastore della Chiesa il quale, con il suo ministero, ha donato lustro alla Città di Rossano e all’intera sibaritide.
Il Sindaco di Rossano, coadiuvato dall’Assessore alla cultura nella persona di Stella Pizzuti, ha voluto offrire in dono a Marcianò un quadro raffigurante la Città di Rossano inciso, con cura e attenzione, dal maestro Orafo Domenico Tordo da Crosia.
Giovane Italia Rossano era presente alla celebrazione e, con spiritualità, ha assaporato l’immane essenza di Santità, amore e affetto che si respirava nell’incantevole Chiesa Madre dell’Arcidiocesi Rossano – Cariati.
Esprimiamo, in conclusione, tutto il nostro affetto a un encomiabile Pastore della Chiesa e guida spirituale del suo gregge. Auguriamo, pertanto, a S.E. Marcianò di poter donare quel lungimirante lustro al prestigioso ruolo di cui è stato insignito per come di tal guisa ha fatto, in questi sette anni e mezzo, nella nostra Arcidiocesi.
Fiduciosi, per intanto, attendiamo che l’iter burocratico per la cittadinanza onoraria possa avere il suo celere corso al fine di poter riabbracciare presto il nostro amato Padre Arcivescovo Santo Marcianò.
Giovane Italia Rossano