Recentemente, in un comunicato, abbiamo affrontato con molta cura e parsimonia la questione ambiente e oggi, più che mai, vogliamo nuovamente focalizzare la nostra attenzione su tale tematica e, precipuamente, sul verde pubblico.

L’argomentazione, a onor del vero, non è certo semplice da esplicare però cerchiamo di analizzarla con tutta la serenità e la lucidità che merita.
Da sempre in tempi non sospetti, e in contesti sicuramente non pubblici, abbiamo profuso il nostro pensiero in merito all’immane utilità che il verde pubblico può rivestire in ambito urbanistico.
Possiamo indiscutibilmente affermare che, la cura e la presenza del verde pubblico in una Città non può che: in primis, arricchire l’arredo e il decoro urbano; in secundis, elargire ossigeno e, quindi, è efficace per la salute e il benessere fisico; in tertius, paradossalmente, è fonte inesauribile di forza lavoro.
Orbene, apprendiamo da fonti giornalistiche che l’Amministrazione Comunale e, principalmente, l’Assessore all’urbanistica, nella persona di Eugenio Otranto, ha dato il via per la realizzazione di un piano teso alla valorizzazione delle risorse del Territorio, quindi, con l’intento di rendere meglio fruibile gli spazi verdi pubblici. Ciò, per come ha affermato l’Assessore, servirà a dare oltre che un valore estetico e paesaggistico, anche un importante ruolo per il miglioramento sociale e qualitativo delle condizioni di vita dei cittadini. Ottimizzare e incrementare, quindi, queste aree del territorio comunale per scopi ricreativi, culturali, didattici e sportivi.
Ebbene, al di la della summenzionata e pregevole notizia, abbiamo contezza che l’essere umano spudoratamente, in una società ormai sommersa da una dilagante cementificazione selvaggia tesa a eludere in ogni dove quel doveroso rispetto verso madre natura, mette in opera degli scempi disumanamente artefatti.
Pertanto l’interesse particolareggiato, con ogni mezzo, riesce a spazzare e a mettere a repentaglio, in un batter d’occhio, l’incolumità e la sicurezza di quell’interesse generale oramai depauperato nella sua dignità e di ciò ne è piena testimonianza, in ultimo, la gravissima tragedia che ha colpito la Regione Sardegna.
A tal uopo, tuttavia, una domanda sorge spontanea: ma perché, prima che accadino determinate tragedie, non ci si pone il serio obiettivo di creare dei validi e lungimiranti piani regolatori?
Crediamo, dal canto nostro, che occorre progettare e, di seguito, edificare in zone, territori, terreni e ambienti validamente preposti. E’ necessario, perciò, far primeggiare il dovuto rispetto verso la natura poiché non possiamo sbalordirci qualora essa, facendo il suo corso con alluvioni, terremoti e smottamenti di terreno, abbatte con smisurato vigore gli artifizi strutturali umani.
Giovane Italia Rossano, in conclusione, plaude all’iniziativa messa in atto dall’Amministrazione Antoniotti e, per tale ragione, auspica che l’iter burocratico del progetto possa accelerare i suoi tempi in modo da poter dare a Rossano un’immagine sempre più Europea e al passo con i tempi.
                                                                                                 
                                                                                                  Giovane Italia Rossano