Mi sembra un film rivisto innumerevoli volte, un film dal tema “CURARE E’ MEGLIO CHE PREVENIRE” ritrasmesso durante i periodi invernali e nei periodi estivi, con trama lievemente diversa, ma con lo stesso finale: difficoltà alle popolazioni, incidenti mortali, ingenti danni all’ambiente, disagi sulle già fatiscenti vie di comunicazione, ingenti danni alle abitazioni, al sistema produttivo, agli esercizi commerciali,

all’intero comparto agroalimentare e poi interventi straordinari di milioni di euro per affrontare la quiete dopo la tempesta, risorse individuate che purtroppo restano solo sulla carta.
La Fai Cisl locale, tramite Michele Sapia, esprime vicinanza e massima attenzione alle tante famiglie colpite dai tragici eventi anche luttuosi e interviene rispetto alle ultime vicende di maltempo verificatesi nel nostro territorio.
Questa è l’amara verità, basta mettere a dura prova le popolazioni intere da frane, smottamenti, allagamenti, esondazioni e incendi. Occorre, al più presto, intervenire concretamente sulla problematica del dissesto idrogeologico, intraprendendone una significativa lotta che parta dal locale per poi coinvolgere la politica nazionale, perché l’ambiente è di tutti e in questi brutali eventi non esistono regioni del nord e del sud ma il Paese e la tutela dell’ambiente.
È doveroso, continua Michele Sapia, esprimere riconoscenza ai tanti volontari, alle Amministrazioni Locali, agli enti predisposti, che con senso del dovere, si sono allertati e adoperati, per soccorrere e aiutare quanti si trovano in situazioni di serie difficoltà a causa del maltempo, intervenendo con prontezza a favore delle popolazioni intere.
Inoltre, si riconosce l’evidente e importante ruolo svolto dai Consorzio di Bonifica, in questa zona dal Consorzio di Bonifica dello Jonio Cosentino di Trebisacce, che sta operando attivamente per l’intera collettività, ricordiamo quanto accaduto al parco archeologico di Sibari e quanto sta avvenendo oggi, durante queste giornate di maltempo. È necessario, pertanto ribadire che il lavoro svolto con massima professionalità da tutto il personale dipendente ha contribuito a limitare gli ingenti danni causati dal maltempo ancora in atto, che ha messo duramente in ginocchio le popolazioni della zona Jonica, difatti tra le zone più colpite ci sono i comuni della provincia di Cosenza:  Corigliano-Schiavonea, Rossano, e Cariati.
Continua la nota stampa, l’attuale contesto è a dir poco allarmante e dinanzi a tale situazione la Fai Cisl locale e la Cisl ai vari livelli ha sempre espresso le proprie proposte e idee in merito al rispetto dell’ambiente e al suo utilizzo. Tutte le analisi tecnico-economiche indicano che intervenendo prima si realizza un risparmio di almeno il 40% dei costi per la successiva ricostruzione, senza contare la riduzione delle vittime, dei feriti, dei senzatetto.
Assurdo, continua la nota sindacale, che l’APQ Mitigazione del rischio idrogeologico, sottoscritta alla fine del 2010 fra Ministero e Regione Calabria, per risorse pari a 220 milioni (50% cofinanziamento regionale) risulta in gravissimo ritardo di attuazione.
Basta con il pronto soccorso, è necessario, un piano nazionale di azione sul riassetto idrogeologico, rilanciare il ruolo del bosco, della montagna e puntare alla messa in sicurezza del territorio. È tempo che le istituzioni locali riportino seriamente, al centro della loro agenda politica queste ataviche problematiche, sollecitando il governo centrale e tutti i parlamentari sulla battaglia contro il rischio idrogeologico. Insieme partendo dal locale, siamo convinti che possiamo iniziare una nuova battaglia per il territorio che non può avere avversari, vincitori e vinti ma un gruppo di persone che vogliono cambiare l’attuale situazione di degrado.
Riteniamo di massima priorità, sostiene il Segr. Sapia, che si lavori in maniera convinta e unitaria, per elaborare una proposta finalizzata a poter escludere definitivamente, dal saldo rilevante ai fini del rispetto del patto di stabilità interno, gli investimenti per il dissesto idrogeologico.
Soltanto lavorando insieme per la prevenzione, la mitigazione dei rischi, si evitano scenari di paura e di dolore, si dimezzano le spese e si ottengono risultati migliori per la società e il territorio. Inoltre, non è una novità che, dietro ogni calamità naturale si nasconde la mano distruttiva dell’uomo. Poi il dissennato e incauto consumo del suolo, la disattenzione alle prescrizioni dei Pai, fanno sì che, ogni anno, le precipitazioni d’inizio inverno aumentano di intensità e somigliano a veri e propri cicloni tropicali, quasi eguagliando la Calabria alle Filippine.
Chiediamo troppo se pensiamo ad una nuova fase di concertazione, partendo dal nostro territorio, per affrontare insieme, al netto delle polemiche e dei colori politici, il serio problema dell’ambiente e della difesa del suolo?

UFFICIO STAMPA CISL ROSSANO

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