L’impegno del polo alberghiero-agrario.
ROSSANO – Da “U SOZIZZ ERI PEZZENT” alle “PALLUTTELLE I ROSAMARINA”, dai “QUINULLILT” di tradizione arbereshe al bicchiere di vino rosso ottenuto dalle uve coltivate nella “DIFISA”, dalle formule auguranti recitate davanti al fuoco del camino ai 13 tipi di frutta da portare in tavola.
Ci sono parole, suggestioni e ricette che, da sole, sono capaci di rievocare atmosfere, sapori e tradizioni. Non è festa, se mancano sulla tavola. Eppure, qualche ricetta, così come qualche usanza, sembra essere in via d’estinzione.
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