“Se la premura di questa amministrazione è quella di garantire assistenza fisica e massima priorità ai bambini diversabili ed alle loro famiglie, lavorando nell’ottica di non penalizzare i cittadini più bisognosi e disagiati, perché non si riesce ad avere il completo svolgimento del servizio?”
La domanda la pone il consigliere provinciale e comunale di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani, dopo aver preso atto delle dichiarazioni del Sindaco, in una nota stampa del 23 u. s. in cui, quest’ultimo, afferma la priorità verso questo servizio, per la quale sono stati impegnati 450 mila euro recuperati dai tagli effettuati su altri capitoli di bilancio, nonostante le gravi difficoltà economiche. “Considerato che il numero di bambini, diversamente abili, alla data dell’espletamento del bando è pari a 48, perché si è aggiudicata una gara sulla scorta di un progetto che prevedeva l’occupazione di n. 40 assistenti, e perlopiù solo 36 di questi operatori e 4 figure specializzate.”
Non sarebbe stato più opportuno e coerente con quello da sempre professato dal primo cittadino, il cercare con la stessa somma di occupare altri assistenti necessari allo svolgimento completo del servizio, in modo da garantire il così tanto professato rapporto uno a uno, magari anche solo fino alla fine dell’anno scolastico (viste le difficoltà economiche), e poi cercare tutti insieme, eventuali altre soluzioni volte a garantire un servizio dedito a non discriminare nessuno?
“Se dall’insediamento dell’attuale amministrazione ‒ avanza il consigliere provinciale di FDI ‒ ogni qual volta si è discusso di assistenza ai disabili il Sindaco, sostenuto dall’intera maggioranza, ha sempre dichiarato di dover e voler garantire il servizio in rapporto uno/uno, perché ora non si rispetta la stessa volontà? 8 bambini e i relativi genitori sono privi di assistenza, non ne hanno forse bisogno anche loro? E’ di persone che stiamo parlando e non di numeri da far quadrare!”
A tal proposito, Rapani, ricorda che la Provincia di Milano è stata condannata dal Consiglio di Stato per non aver garantito il servizio di istruzione per gli alunni disabili, così come il Tar di Calabria ha già condannato il Comune di Rossano per non aver garantito il servizio di istruzione per situazioni di svantaggio.
Mi auguro che anche questa volta non ci faremo bacchettare dalle varie istituzioni superiori (vedi Corte dei Conti, o TAR Calabria).