In risposta ai gruppi di opposizione all’articolo pubblicato ieri sul tema degli assistenti fisici, ci pare opportuno fare delle domande a chi oggi fa interrogazioni e far conoscere i gravi fatti che si sono verificati nel lontano 2006, allorchè i suddetti signori governavano la città di Rossano. Ci piacerebbe sapere quali criteri adottò quell’Amministrazione per far sì che le operatrici ora licenziate e che rivendicano il diritto a lavorare entrassero nel circuito dell’assistenza ai disabili nelle scuole.

A tale proposito vorremmo rinfrescare la memoria del dott. Antonio Graziano e invitarlo ad interrogarsi (perchè forse a dimenticato)sul fatto che per permettere alle lavoratrici assunte nel 2006, vicine a quell’amministrazione, di entrare nel servizio sono stati sbattuti fuori venti operatori in servizio da tanti anni, alcuni addirittura dal lontano 2000, i quali solo grazie alla loro tenacia ed a battaglie legali sono riusciti a riappropiarsi dei loro diritti. Senza avere percepito la minima solidarietà da parte di coloro che oggi fanno interrogazioni.
Parlano poi di potenziare e qualificare il servizio con addirittura un aumento delle ore lavorative giornaliere che ora sono 3, forse anche in questo caso il dott. Antoni Graziano non ricorda che l’allora vice Sindaco avv. Natale Graziano aveva tagliato le ore lavorativo da 4 a 2 e solo grazie ad estenuanti battaglie di noi ’’vecchi’’operatori si è riusciti ad ottenerne 3 rinunciando di fatto ad 1 ora giornaliera per permettere alle nuove assunte di poter lavorare,visto che atrimenti i fondi comunaliprevisti per quel servizio non coprivano quella manovra clientelare.
Ci preme inoltre far notare che, i problemi di esubero di personale si sono manifestati quando l’amministrazione Provinciale, della quale guardacaso il dott. Antonio Graziano fa parte in qualita di Assessore al bilancio,ha deciso di togliere l’assistenza nelle scuole superiori, cosa che spetta appunto all’ente Provincia, causando gravi problemi a quei ragazzi diversamente abili abbandonati a loro stessi da un giorno all’altro.
Dove si era smarrito allora questa smania smisurata di legalità ?
Dove ha dirottato la Provincia le risorse che prima servivano a questo nobile scopo?
Al dott. Antonio Graziano e company vorremmo dare l’umile consiglio di disinteressarsi di questo problema, che evidentemente anno dimostrato negli anni di non sapere affrontare badando soltanto ad operare in modo clientelare.
A nostro avviso l’unico modo per risolvere questo problema, sarebbe riattivare, da parte della Provincia, il servizio nelle scuole superiori,in modo di ridare dignità ai ragazzi meno fortunati ed alle loro famiglie ed allo stesso tempo rimettersi a posto con la coscienza e far si che le lavoratrici, alle quale tengono tanto, tornino a lavorare.

Un gruppo di Assistenti Fisici