Un atteggiamento che lascia perplesso, per non dire altro,il Comitato pro Cino è il silenzio di coloro ai quali era stato comunicato alcuni interventi nel letto del torrente, ritenuti abusivi dal Comitato in quanto privi del cartello indicativo previsto dalla legge. Ma esiste la legge? Dal come viene deturpato il letto del torrente Cino e dal silenzio inaudito dei responsabili Istituzionali, è da supporre e ritenere, probabilmente, di no! L’unica speranza è che la Procura della Repubblica ci metta mano una buona volta per tutte.
Anche il prefetto e la regione Calabria sono stati informati e non hanno ritenuto di intervenire. Perché? E’ pur vero, al Consorzio di Bonifica non si dovranno opporre ostacoli, forse per il mantenimento dell’apparato occupazionale e clientelare?
Allora di fronte alla “potenza” del Consorzio di Bonifica, contenitore di voti elettorali, è “vietato” di condurre indagini sia nella gestione della centrale idroelettrica e sia nei lavori del torrente Cino.
E poi ci ubriacano nel farci intendere che è finito ….lo spreco .
Le piogge ultime pare che dal lato Rossano, esattamente in direzione Patire, abbiano provocato una grossa frana. Ebbene ciò risulta al Comune di Rossano?
Sempre su indiscrezioni pare che alcuni sostegni di cemento che reggono dei tubi si siano curvati e,quindi, non più idonei a sostenere il tutto. Risulta al Comune di Corigliano?
Forse ad essere informato potrebbe essere l’assessore regionale… Perché solo il dr. Trematerra?. Vi lascio…pensare.
A l Comitato si consiglia di non rivolgersi alle Associazioni di categoria. Pensate , invece, a quelle azioni e manifestazioni che darebbero fastidio alla gente prima e ai Responsabili Istituzionali dopo e alla fine ai politici.
Cosa strana e inquietante il silenzio dei partiti su questo problema sollevato persino con fotografie e sulla stampa dal Comitato.
16 marzo 2014
Per il Comitato
Antonio Benvenuto