Il sottoscritto arch. Ernesto Rapani nella sua qualità di consigliere comunale del Comune di Rossano, si pregia portare alla sua cortese attenzione quanto appresso riportato. Premesso che codesta spettabile Corte, con deliberazione N°61/2013, ha “accertato il parziale inadempimento da parte del Comune di Rossano delle misure correttive richieste dalla sezione della Corte dei Conti con propria deliberazione N°33/2013;

che al punto due del deliberato 61/2013 è scritto:” di precludere al Comune di Rossano, ai sensi dell’art. 148-bis del d.lgs 267/00, l’attuazione dei programmi di spesa non obbligatori per legge, che risultano influenzati dalle criticità tuttora presenti e indicate nella nominata deliberazione 61/2013;
che fra le criticità ora nominate al punto 14 della deliberazione 61/2013 viene rilevato che: l’Ente non ha pienamente rispettato la normativa in materia di personale, ha effettuato assunzioni nell’anno 2012 ed ha avviato una procedura concorsuale nell’anno 2013, poi conclusasi con l’assunzione di un Dirigente del settore economico finanziario;
che con determinazione dirigenziale n°351 del 11 marzo 2014, è stato approvato un avviso pubblico per il conferimento di un incarico dirigenziale a tempo determinato e part time ex art 110 comma 1 D.lgs 267/00, PER UN POSTO DI DIRIGENTE DEL SETTORE AFFARI ISTITUZIONALI;
che rimane in corso di espletamento pari procedura per un posto di elevata specializzazione in pari settore.
Inoltre si impegna una determina per il nolo di un autovelox per un importo massimo di circa 8.200/00 e poi si liquida una prima fattura di detto importo rendendosi disponibile a liquidare somme superiori già fatturate, così come si rinuncia a somme di circa 20.000/00 euro annue per servizi svolgibili senza difficoltà dagli uffici e si preferisce esternalizzare il servizio all’esterno senza previsione di alcun introito per l’ente
Tutto ciò premesso e considerato
Lo scrivente segnala l’esistenza della volontà del Sindaco di procedere comunque alle assunzioni indicate, nonostante il sottoscritto abbia pubblicamente e per iscritto segnalato quanto sin quì evidenziato, a questo punto senza ottenere il recesso dall’azione intrapresa.
Quanto sopra per evidenti ragioni di distinguo da eventuali responsabilità, essendo state le deliberazioni di codesta Corte dei Conti oggetto di discussione in Consiglio Comunale.
Arch. Ernesto Rapani