In Francia, all’indomani delle elezioni amministrative, il Fronte nazionale, guidato da Marine Le Pen, dilaga nel sud del paese espugnando Città roccaforti di certune fazioni politiche. Ebbene, la sinistra di Hollande trova la sua totale dipartita politica a seguito di una lauta astensione dal voto da parte di una popolazione che, come segno di protesta per i due anni di mal governo, ha preferito adottare tale determinazione.
Ben sappiamo, per esperienza sul campo, che il voto non espresso legittima sempre più l’ascesa di quell’ala politica tesa a far primeggiare le proprie idee fattivamente concrete.
Il leader del Fronte nazionale, in una intervista, ha profuso testuali parole: “…È una vittoria straordinaria. Oggi i francesi si sono ripresi la loro libertà. Socialisti e destra UMP? Per noi non cambia niente, non ci alleiamo con nessuno. L’uno e l’altro fanno la stessa politica, le stesse cose…”.
Orbene, andando ad analizzare i dati tecnici e numerici scrutiniamo che: con sole 500 liste su circa 36.000 comuni alle amministrative francesi, il Fronte nazionale di Marine Le Pen ha conquistato oggi circa il 7% dei voti su scala nazionale, ovviamente, ciò è quanto l’istituto BVA per BFM Tv ha stimato.
Tale contingenza, sicuramente, è sinonimo di un radicale cambiamento da parte di un popolo che, lecitamente, intravede l’Europa come una concreta minaccia per la sovranità popolare e la stabilità economico – monetaria.
Pertanto, la vittoria del Fronte nazionale deve condurci verso un’attenta e profonda riflessione a fronte delle elezioni europee oramai alle porte.
Giovane Italia Rossano, in conclusione, plaude per questo straordinario risultato conseguito da Marine Le Pen. Pertanto, qualora l’Unione Europea venga concepita come un gigantesco Istituto di credito teso a sopprimere i propri “cittadini – debitori”, non farà altro che sfaldare quella iniziale visione di un’Europa saldamente unita.
Giovane Italia Rossano