Messaggio per la Pasqua dell’Amministratore diocesano dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati
Le Celebrazioni pasquali, in modo più intensivo ed estensivo, ci fanno rivivere la presenza del Signore nella nostra vita. Gesù Risorto è presente, cammina con noi (Lc 24,13-29). Incrocia il nostro oggi che è avvolto da ansie, da sfiducia, da astenia di valori, incertezze (Gv 2,1-18). Tutti ci sentiamo come ristretti in un diffuso tedio della vita ed in tante povertà, dislocati nel mondo del reale e del virtuale. La Fede cristiana, spesso anemica, è quotidianamente sfidata da secolarismo, sette, esoterismo, satanismo, deviati spiritualismi.
Senso di vuoto e di angoscia dell’io, fino al “… io non esisto più “, spengono le luci sul presente e sul futuro. La disoccupazione, la congiuntura economica, nel contempo, umiliano ed annullano l’operosità delle persone e del vivere sociale. La Pasqua, allora, si armonizza col vissuto? E’ una stonatura ed una momentanea evasione, e non per tutti…, dalla realtà? “Chi ci rotolerà via il masso dall’ingresso del sepolcro?” (Mc 16, 3).
NO! La Pasqua cristiana è il la, unico, che dà l’intonazione, il via, la tonalità vera alla festa della vita. La Pasqua rilancia ogni battezzato entro percorsi validi e sicuri di Fede rinnovata, operosa e di senso di vivere ritrovato e gioioso.
Il Mistero pasquale, Passione-Morte-Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo, non è evento del passato, è a noi contemporaneo (Mt 28, 20). Ciascuno può farlo esistenzialmente proprio. Gesù, vero Dio e vero uomo, soffrendo, morendo ha attraversato il dolore, la morte e, risorgendo, ha ossigenato, ha ionizzato la nostra vita.Risorto, “cammina” con noi (Mt 28, 9-10; Mc 6, 7).
E’ con noi. Condivide gioie, fragilità, ostilità, ingratitudini. Con la Parola, coi Sacramenti, con la guida e l’opera della Chiesa si fa “viva voce” ed “…a gran voce… (Gv 11, 43) ci dice: * … ti sono rimessi i tuoi peccati. Alzati e cammina … (Mt 9, 1-6); * … per la vostra vita non affannatevi …, il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno (Mt 6, 25-34); * “Lazzaro, vieni fuori! (Gv 11, 43).Prendiamo sempre più consapevolezza di questa Divina Presenza. Cristo ci consegna la Sua Risurrezione, appropriamocene e rendiamola operativa per una vita nuova in Cristo. La Pasqua di Cristo è, e deve essere la nostra pasqua (Rm 6, 3-11; Col 3,1-4). Dunque: risorti col Risorto! Lasciamoci abitare dal Risorto.
Buona Pasqua vuol dire che ciascuno deve poter dire con Paolo: Non sono io che vivo, è Cristo che vive in me. Pasqua è la sorgente della speranza, motiva e sostiene le scelte del vivere.
Risorga: *la Fede che ci fa guardare al cielo e, nel contempo, ci rende capaci di rinnovare la terra; *la fiducia in se stessi e nella società; *l’ amore per la famiglia come voluta da Dio; *il coraggio per impegnarsi nell’educazione e nella formazione delle nuove generazioni ad essere leali cittadini e autentici cristiani; *l’impegno a vivere i propri ruoli con spirito di servizio al bene comune; *l’accoglienza, il dialogo, il rispetto di tutte le culture; *la solidarietà. Questo è l’ augurio/impegno di B u o n a P a s q u a: Partecipi ed usufruttuari della Risurrezione di Cristo, o g g i , incarnata nel tempo; d o m a n i , condivisa con LUI nell’eternità.
Sac. Antonio De Simone