In Italia un fenomeno in continuo incremento è rappresentato dall’immigrazione che, da decenni, investe sempre più le coste della nostra Nazione. E’ degli ultimi giorni la notizia concernente l’incessante sbarco di 1.500 immigrati sulle coste della Sicilia i quali hanno ricevuto nell’immediato i dovuti pronto interventi dalle forze marine italiane. Tale contingenza, sicuramente, pone dei seri problemi al netto funzionamento della macchina dei soccorsi e, precipuamente, ostruisce il piano d’accoglienza poiché la recettività è in completo collasso.

A tal uopo, però, una serie di domande sorgono spontanee: come mai l’Unione Europea fa orecchie da mercante? L’Unione Europea, inoltre, in illo tempore, non venne edificata sul rispetto del principio della solidarietà tra gli Stati membri?
Ebbene, la risposta a tali quesiti è la seguente: l’Unione Europea prende le distanze da tale contingenza poiché concepisce, oramai, questo agglomerato di Stati come una unione singolarmente competitiva. Vede, tuttavia, la tematica dell’immigrazione come una problematica che appartiene solo ed esclusivamente all’Italia e non all’intera Unione.
Il nostro, certamente, non vuole essere un discorso razzista nei confronti di queste persone poiché anche il popolo italiano, negli anni cinquanta, ha vissuto la medesima situazione. Epperò, tra questa gente che sbarca in Italia e gli italiani che continuano ancor oggi la loro migrazione altrove vi è una netta e sostanziale discrepanza e cioè: mentre gli immigrati che sbarcano in Italia vengono, giustamente, accolti con tutti i crismi del caso e, nonostante, alcuni di essi lamentano le condizioni di trattamento, gli italiani all’estero ricevono una pessima accoglienza alla stregua di criminali e pregiudicati fuori legge i quali, però, tacciono sui soprusi che subiscono. Reiteriamo, nuovamente, che il nostro non è un messaggio di distinzione o persecuzione razziale nei confronti di questa gente ma semplicemente vuole essere una nota critica sull’argomentazione in questione.
L’Unione Europea, a nostro modo di vedere, ha il dovere politico e morale di affrontare tale questione ma più di tutti, al fine di assicurare l’incolumità dei cittadini all’interno del nostro Stato e dell’Europa, deve erigere una politica unitaria sull’immigrazione basata su controlli seri al momento dell’arrivo di immigrati per terra, per mare e nel resto degli Stati membri.
Forza Italia Giovani Rossano, in conclusione, auspica che tale dissertazione venga affrontata seriamente e col giusto carisma. L’Europa non è solo spending review e egemonia economico/finanziaria di uno Stato che, con alterigia, detta le sorti ad altri Stati. Europa è, soprattutto, solidanza e unità tra i popoli altrimenti, depauperando il suo basico concetto, svilisce i suoi principi erodendone i solidi pilastri.

                                                                                       Forza Italia Giovani Rossano

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