Care amiche e amici, in un recente comunicato ci siamo occupati della incresciosa vicenda che, da due anni, investe tristemente i nostri militari, Latorre e Girone, in India. In una nota stampa, divulgata il 29 Marzo 2014, apprendiamo come i due militari, mal consigliati da Avvocati indiani, hanno presentato un ricorso alla Suprema Corte di New Delhi contro l’utilizzo della polizia antiterrorismo nel loro processo.  La Corte, in prima facie, accogliendo la suddetta richiesta ha donato una blanda speranza ai militari italiani.

Ciò, in realtà, ha scatenato un ingannevole spiraglio poiché, con tale istanza, vi è stato il netto riconoscimento della legittimità giurisdizionale indiana e sostanzialmente, siffatta contingenza, permette di poter entrare nel merito delle eccezioni processuali. Il nostro paese, quindi, non potrà appellarsi all’incompetenza giurisdizionale e, dunque, la strada per l’avvio di un arbitrato internazionale sarà sempre più in salita.
In ultimo, a seguito di questa ulteriore sconfitta subita dall’attuale classe dirigente italiana, i Ministri Mogherini e Pinotti, l’una ministro degli esteri e l’altra ministro della difesa, hanno annunciato, durante l’audizione al Senato, l’apertura di una procedura internazionale.
Orbene, a tal uopo una domanda sorge spontanea: ma davvero i summenzionati ministri in questo clima di assoluta incertezza, dopo una serie di trappole tese dal governo indiano, hanno il barbaro coraggio di avviare una procedura internazionale?
La risposta a tale quesito è semplice: anche l’attuale esecutivo, in questa triste vicenda, non ha avuto la capacità di intraprendere i dovuti negoziati e, soprattutto, la cura e l’indirizzo della questione a livello legale. Questo governo, come quelli precedenti, ha dimostrato la sua impotenza in campo internazionale.
In due anni, quindi, abbiamo assistito solo a uno squallido scenario da melina giudiziaria poiché il caso, se pur complesso nella sua formazione, poteva essere gestito in altro modo. L’immane errore commesso, lo scorso anno, è stato quello di riconsegnare i nostri militari agli organi di giustizia indiana lasciandoli nel dimenticatoio e in balia delle onde.
Ma che fine ha fatto quella tanto decantata super potenza italiana da G8? In quali abissi è stato soffocato il grande orgoglio d’appartenenza alla nazione e l’adulazione verso il popolo italiano?
L’Italia, in questo periodo storico, ha un impellente bisogno di essere rifondata dalle sue radici, dalle sue fondamenta. L’Italia ha un impellente bisogno di veri statisti e di una forte rappresentatività in campo internazionale. L’Italia e gli italiani, sicuramente, non meritano di essere rappresentati, in patria e all’estero, da sterili e falsi profeti della politica.

     Forza Italia Giovani Rossano