Ancora una volta, con grande amarezza, constatiamo il disinteresse e l’indifferenza  della classe politica, la solita da decenni, verso la vicenda della soppressione del Tribunale di Rossano ed ancor più verso gli altri problemi che affliggono la Calabria e il nostro territorio ionico cosentino.

Come al solito si ripete il teatrino di uno spettacolo bieco e ormai indigesto. I politici e candidati, sempre i soliti, dei tradizionali partiti (PD, Forza Italia, NCD ecc.), che da decenni hanno sbeffeggiato e preso in giro la Calabria ed in particolare il territorio della Sibaritide e ionico cosentino, continuano imperterriti a prenderci in giro con promesse che poi sistematicamente disattendono ed a ritenere il nostro territorio come semplice bacino di voti e null’altro.
Tale indegno comportamento da anni sta determinando una diffusa disaffezione verso la politica, ma ancor più rabbia e lacerante frustrazione nella gente, non più sanabile e rimediabile.
L’unica arma di difesa che abbiamo, per protesta o altro sentimento di reazione, è quella di negare il consenso a costoro: il 25 maggio andiamo a votare tutti gli altri partiti o movimenti di opposizione (M5S, Fratelli d’Italia, SEL, Italia dei Valori ecc. ecc.), così cominceranno a capire la lezione.
I cittadini della Calabria intera, di Rossano, Corigliano e della Sibaritide, emarginati dalle istituzioni, abbandonati e sbeffeggiati dai soliti ed inamovibili politici, devono trovare il coraggio di mandare a casa una classe politica inetta, superficiale, autoreferenziale, indifferente ed incompetente.
Le mortificazioni perpetrate ai danni del nostro territorio ionico cosentino, con la chiusura e ridimensionamento di importanti presidi e servizi (Tribunale di Rossano, Stazioni ferroviarie, treni a lunga percorrenza, ASL n. 3, Ospedali di Cariati e Trebisacce, INAIL, INPS, Agenzia delle Entrate ecc.) e la mancata realizzazione di importanti e non più rinunciabili opere infrastrutturali (SS 106 ionica, ferrovia, aeroporto della Sibaritide, porto di Corigliano), non sono più tollerabili e meritano il più totale sdegno da parte dei cittadini con un una pronta e ferma reazione quando il 25 saremo chiamati alle urne.
Il governo ed i partiti tradizionali e di maggioranza hanno ancora 10 giorni per invertire la rotta e ripristinare il Tribunale e gli altri presidi e servizi.
Questo è l’unico segnale che possiamo mandare a tali politici per poter riscattare la dignità e ridare speranza alle giovani generazioni.
                                        Avv. Pasquale Catalano