Il risultato elettorale delle ultime elezioni europee, con una affermazione del Pd come primo partito e l’affermazione di liste non assimilabili con l’attuale maggioranza, delinea in maniera inequivocabile la percezione che hanno i nostri concittadini del lavoro fatto dal sindaco Antoniotti e dalla sua giunta. Dopo aver abbondantemente oltrepassato la metà di questa legislatura infausta, anche chi ha votato, con illusorio entusiasmo, le promesse di cambiamento fatte dal sindaco, si ritrova a spulciare un misero consuntivo.
Non si intravedono minimi spiragli di opportunità di lavoro nel nostro territorio, la disoccupazione aumenta inesorabilmente in modo esponenziale; non esistono progetti d’investimento di questo esecutivo che possano smuovere l’economia, è calato il silenzio assoluto sulla questione ENEL e del nuovo ospedale.
Sulla sicurezza si riscontrano, come non mai, un aumento dei crimini: sparatorie, rapine e furti. Sul sociale nessun progetto, nessuna attività che possa richiamarsi al recupero, all’inserimento, alla solidarietà ed alla accoglienza di soggetti e fasce meno abbienti e bisognosi.
Per non parlare del drastico peggioramento nella situazione economico-finanziaria delle casse comunali dell’ente, delle scellerate spese per concorsi, incarichi, consulenze e spese al quanto inutili, a fronte delle quale si è assistito ad una continua vessazione nei confronti dei rossanesi con l’aumento esponenziale delle tasse comunali: IMU, TARSU, Addizionale Comunale IRPEF.
A tutto ciò l’amministrazione risponde con la favoletta stantia del buco di bilancio o scaricando le colpe sull’ex “Amico” Scopelliti; inventarsi un colpevole a cui affibbiare i propri fallimenti è un must del duo Caputo-Antoniotti, la loro irresponsabilità amministrativa ormai dura da un ventennio, e quando iniziano a scarseggiare bersagli all’esterno si procede con il fuoco amico. La querelle in atto tra il consigliere Rapani e il Sindaco è la dimostrazione palese di una malsana visione personalistica nell’amministrare la città. La speranza è che i consiglieri di maggioranza che si sono opposti alla destituzione del consigliere Rapani da presidente della commissione urbanistica abbiano maturato la reale convinzione che la città necessiti di un reale cambiamento, non accettino il ruolo di zavorre per il futuro della nostra città e sostengano insieme alle opposizioni una mozione di sfiducia verso il Sindaco; siamo di fronte ad un bivio che non ci pone di scegliere tra destra o sinistra, giovani o anziani ma in maniera drammatica tra sopravvivenza e abisso.
Il Capogruppo Partito Democratico
Dott. Antonio Micciullo