La condizione del servizio sanitario in Calabria, a seguito del cosiddetto piano di rientro messo a punto ed attuato dai governi nazionali e regionali attraverso l’apposito Ufficio del Commissariamento, rappresenta senza timore di smentita un crimine nei confronti dell’umanità determinando la sistematica negazione, nei confronti di ogni singolo cittadino calabrese, del diritto alla salute, cioè di uno dei diritti fondamentali dell’uomo.
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