E’ risaputo, oramai, che in questo marasma economico – sociale la questione morale in politica è diventata una mera scienza al servizio di laidi esecutori di sentenze promanate da stolidi arbitri faziosi. Assistiamo, perciò, a contingenze da ribrezzo, a politiche di quartiere e a soggetti che si ergono a tuttologi i quali, con disfattismo becero, puntano il dito contro talune fazioni partitiche azionando sterili soliloqui.

Noi, piuttosto, concepiamo la politica come una missione tesa ad ascoltare e a cogliere, come un grande orecchio umano, le istanze della gente. Crediamo, quindi, che occorre riedificare la cosiddetta “politica sociale” la medesima che ha contraddistinto l’Italia in fauste epoche remote.
Possiamo fermamente affermare, con onestà intellettuale, che in molte occasioni abbiamo stigmatizzato, con intento costruttivo e non distruttivo, alcune contingenze e tematiche di caratura locale, nazionale e internazionale.
A tali critiche, ovviamente, seguivano delle proposte costruttive atte a cercare la risoluzione mediana a problematiche di impellente necessità sociale.
Il cittadino, indubbiamente, in questa confusoria realtà ha il diritto di essere tutelato, rassicurato e non di certo penalizzato da comportamentistiche antidemocratiche con il ripugnante intento di gettare fumo negli occhi sollevando inutili polveroni mediatici.
Attualmente, nella nostra moderna società, esistono tre categorie di soggetti politici: i cosiddetti “Falsi Profeti”, i “Salvatori della Patria” e i “Generali senza Patria”.
Ebbene, nella prima categoria rientrano quanti, indossando i panni dei moralisti, predicano sagge parole ma nella sostanza razzolano male poiché spinti dal razionalizzare fantasiose contingenze paradossali; nella seconda, ne fanno parte tutti coloro i quali, muniti di scettro, assumono atteggiamenti da timorati di Dio i quali, in qualsiasi circostanza che si rispetti, levano dal taschino la soluzione a ogni tipologia di problematica; nella terza, invece, vi appartengono coloro i quali, provvisti di pennacchio, stellette graduate e spada della giustizia, emettono sentenze disfattiste nei confronti del proprio Territorio, dei propri cittadini e degli amministratori locali.
Forza Italia Giovani Rossano, in conclusione, auspica che le attuali e future classi dirigenti possano ridisegnare gli assetti della politica al fine di ridare quel lustro e quello smalto di un tempo. L’obiettivo primario, certamente, è quello di fortificare le colonne portanti della politica sociale in modo che essa si interfacci direttamente col popolo espungendo, una volta per tutte, quel concetto tanto diffuso nelle masse della così designata “politica di Palazzo”.

                                                                                       Forza Italia Giovani Rossano