Torna a montare la polemica sulle condizioni tecnico-strutturali del tribunale di Castrovillari. Attraverso una nota stampa il Comitato in difesa del tribunale di Rossano fa presente i disagi vissuti dai tanti professionisti che in questi giorni si sono recati presso la struttura castrovillarese, a causa di un acquazzone che avrebbe allagato alcuni locali e provocato anche la caduta di alcuni pannelli della controsoffittatura.
“Se non fossimo al cospetto di una cosa troppo, troppo seria – si legge nel comunicato del Comitato – quanto sta accadendo a Castrovillari quotidianamente, potrebbe essere definita farsesco. Ciò che risulta del tutto singolare – sottolineano i componenti del Comitato pro tribunale di Rossano – è che quanto è accaduto ha riguardato il piano terra di uno stabile di tre piani: l’efficienza e la rispondenza dei locali alle necessità derivanti dall’accorpamento, sbandierata da qualche autorevole pasdaran di Castrovillari, è nuovamente naufragata al cospetto della realtà dei fatti. A quasi un anno dalla sua apertura il fabbricato è tuttora incompleto nelle strutture e nelle dotazioni di servizio, nonché manchevole di importanti di importanti certificazioni amministrative, mentre sono insufficienti gli arredi e i fascicoli, i corpi di reato – prosegue la nota – ed i documenti sono affastellati e privi di sufficiente custodia. A ciò si aggiunge che già oggi risulterebbero insufficienti gli spazi sia per gli impiegati, sia per i giudici, sia per lo svolgimento delle udienze, rendendo necessario l’utilizzo dell’aula bunker che è distante dal palazzo di giustizia. Intanto – si legge ancora nella nota – si vocifera che il presidente del tribunale vorrebbe anticipare di un anno il trasferimento delle pendenze civili, tuttora trattate a Rossano. Crediamo che una decisione del genere – termina la nota – sia inopportuna ed evidenzi un’ansia spasmodica di dare tutto per acquisito, chiudendo gli occhi di fronte ai disservizi ed alla non rimediabile insufficienza ricettiva dello stabile”.
Giacinto De Pasquale