Chi non compie il proprio dovere danneggia il territorio.
La tiritera vecchia e stravecchia sul fatto che chi fa delle denunce “non vuol bene al territorio” credevamo, dopo quattro anni di disastri e di puntuali controproposte, di potercela risparmiare. Ed invece l’assessore Alfieri, in effetti rappresentante istituzionale d’altri tempi, ha deciso di non fare alla città tale concessione. Come sempre ignoriamo la solita sequenza di insulti da bar prodotti dall’amministrazione comunale, ci limitiamo al merito della questione della gestione dei depuratori e della tutela del mare e dei fiumi.
Primo, troviamo seriamente un insulto all’intelligenza dei rossanesi parlare di, testualmente, “singolo disguido tecnico”. In questo caso si tratterebbe di una quarantina di singoli disguidi tecnici, visto i sistematici episodi di scarichi fraudolenti puntualmente segnalati al depuratore di sant’angelo, al depuratore di seggio, alle pompe di sollevamento di seggio, nei canali di scolo, nel torrente celadi, nel coserie, nel frascone, nell’inferno e questi sono soltanto quelli segnalati da associazioni o cittadini.
Rispetto agli ultimi due scarichi di centinaia di litri di fogna dal depuratore di sant’angelo, non abbiamo nessuno motivo di dubitare dell’ipotesi del “sabotaggio”: per quanto ci riguarda abbiamo sporto querela sottolineando che si tratta di episodi ripetuti, e che quindi non vi è stata attività di prevenzione e di monitoraggio da parte degli organi competenti, ma chi ha la coscienza a posto, di certo, sarà tranquillo. Inoltre, visto che il tubone da cui è uscita la fogna è stato scoperto grazie alla nostra denuncia del Maggio 2013 e che l’amministrazione comunale parla di sabotaggio del depuratore, abbiamo ottenuto la dimostrazione che quel condotto proviene dall’impianto e che quindi anche i vecchi scarichi provenivano dal depuratore. Ci chiediamo: quel condotto è nel progetto dell’impianto di depurazione?
Ancor più fantasiosa è la tesi per cui, almeno da parte del nostro movimento, non arrivino proposte. Sono esattamente tre anni che abbiamo ripetuto sistematicamente una proposta cristallina: dare immediatamente inizio alla ristrutturazione della rete di depurazione con un modello “leggero”, periferico, ammodernando gli impianti attuali, se necessario sostituendoli, e semplicemente mettendo in sicurezza e completando la rete fognaria attuale (non dimentichiamo che, a differenza di quel che afferma Caputo, interi pezzi della città scaricano direttamente nei torrenti). Si tratta di una proposta veloce, che sfrutta le condutture e gli impianti attuali, quindi a costi limitati sia di realizzazione ma soprattutto di futura manutenzione. L’Amministrazione comunale, evidentemente, preferisce aspettare anni ed anni e spendere milioni e milioni per il mega-progetto del depuratore consortile, il quale, se mai verrà realizzato, avrà costi di realizzazione e manutenzione pagati dai cittadini praticamente ignoti. Se ne assumano la responsabilità futura e presente, visto che nel frattempo i depuratori fanno “fogna” da tutte le parti.
Infine ci permettiamo di ribadire che la logica del “chi vuol bene al territorio, fa finta di non vedere e sta zitto” ci ha portato nell’enorme arretramento economico e sociale di oggi.
Chi di certo danneggia enormemente e continuatamente il territorio è chi occupa ruoli istituzionali come fossero poltrone al cinema, non compiendo il proprio dovere (per esempio la prevenzione e la programmazione) e azzardandosi a criticare cittadini che spendono tempo ed energie per lo sviluppo e la salvaguardia della nostra economia e delle nostre risorse.
Movimento TERRA e POPOLO