Si sono appresi maggiori particolari sull’arresto eseguito giovedì scorso 4 settembre da personale del locale Commissariato di Ps nei confronti del 21enne rossanese, Domenico Accroglianò, perché resosi responsabile, secondo gli inquirenti, di stalking nei confronti di un minore, anch’egli rossanese. Accroglianò, che è difeso dall’avvocato Giovanni Bruno, è volto già noto alle forze dell’ordine, secondo le informazioni raccolte è stato  tratto in arresto, in concorso con altri, per i reati di sequestro di persona, rapina, lesioni, minacce e porto abusivo di arma comune da sparo, in danno di F.E., come detto, anche lui di Rossano.

La spedizione punitiva, secondo quanto hanno riferito gli inquirenti, sarebbe stata posta in essere da Accroglianò, per infliggere una “lezione” ad F.E., in quanto “responsabile” a giudizio dell’arrestato, unicamente di aver accompagnato la ex ragazza dell’Accroglianò, in giro per  Rossano. La minore, dopo il grave episodio criminoso perpetrato nei confronti del ragazzo, suo stretto congiunto, ha trovato il coraggio di denunciare Domenico Accroglianò per gli atti persecutori e maltrattamenti, che da più tempo era vittima. Infatti secondo quanto sono riusciti ad appurare gli inquirenti coordinati dal vice Questore aggiunto, Raffaele De Marco, al termine della relazione, il comportamento dell’Accroglianò sarebbe divenuto sempre più prepotente e persecutorio sfociando in pedinamenti ed appostamenti che obbligavano la minore a cambiare le proprie abitudini di vita. L’attività investigativa degli agenti del Commissariato di Ps, trovava puntuali riscontri al racconto della minore, da qui la decisione del gip di Castrovillari di emettere il provvedimento di arresto dell’Accroglianò. Adesso il giovane si trova agli arresti domiciliari.

Giacinto De Pasquale