Ill.mo Sig. Presidente, Colleghi tutti
È ancora forte lo sgomento e l’amara sorpresa per la singolare e bizzarra iniziativa del consiglio forense di Castrovillari, suggellata in un invito rivolto agli ordini forensi calabresi per “ perorare” una candidatura di una collega in vista del rinnovo dei delegati OUA.
Non era mai accaduto prima nella storia del nostro Foro che qualche consigliere, unitamente al Presidente dell’Ordine, scendesse in campo sul piano istituzionale per
“ sponsorizzare” un/una collega impegnata in una qualsivoglia rassegna elettorale.
Nel caso specifico, l’ordine forense di Castrovillari con il voto favorevole, ripetesi, di qualche consigliere, e non quasi all’unanimità come afferma il Presidente Laghi, avrebbe caldeggiato la candidatura dell’Avv. Nadia Carnevale, collega rispettabilissima e di onorata carriera che non è in discussione, in contrapposizione con la collega Graziella Algieri, rea di provenire dal foro di Rossano.
Vorremmo capire dal tenore del documento quale possa essere il criterio di scelta tra i due candidati, atteso che il Presidente Laghi ricorda che la “Algieri” solo di recente si è iscritta al foro di Castrovillari, provenendo dal foro di Rossano, quindi non preferibile ad un candidato ab origine autoctono. Siamo all’assurdo veramente! Un consiglio dell’Ordine che sceglie sulla base di un’appartenenza geografica e che addirittura lo mette per iscritto merita di essere stigmatizzato sul piano istituzionale, poiché a questo punto il pasticcio è prettamente ( e solo) istituzionale.
Perché questa iniziativa così singolare, che porta il sigillo e l’emblema del consiglio dell’ordine castrovillarese è stata portata sui tavoli degli altri consigli forensi calabresi, ledendo la nostra immagine e la nostra probità? Era il caso di muovere questo delicato meccanismo che vede la spendita della nostra faccia, ossia di quella di tutti gli iscritti di questo foro, per un’iniziativa elettorale che poteva essere patrocinata con ben altri sistemi?
Non discutiamo i meriti delle candidate, e non parteggiamo per nessuna delle due. Entrambe le candidate sono professioniste rispettabilissime che meritano tutta la nostra considerazione. E non ci riguarda nemmeno la questione specifica dell’elezione OUA, atteso che per noi, appartenenti al sindacato Avvocati Calabria, l’OUA non ha nemmeno ragion di esistere, a nessun livello.
Discutiamo semmai il merito e l’opportunità di una simile operazione, tanto disastrosa e insensata che siamo diventati gli zimbelli d’Italia (il documento è stato diffuso in rete ed è arrivato sui tavoli di tutti gli ordini forensi d’Italia), ovviamente il tutto per favorire un nome noto dell’avvocatura italiana in cerca di appoggi durante la propria campagna elettorale in seno all’OUA.
Questa iniziativa del consiglio forense castrovillarese ha gettato ampio discredito sul nostro ordine, con grave danno per la nostra immagine e la nostra onorabilità!
Non c’è alcuna gioia nel sindacato per quanto avvenuto, sebbene questa strana iniziativa si appalesi come il più provvidenziale degli autogol in periodo pre-elettorale, il viatico per quella valigia che sta cominciando a prendere forma con novanta giorni di anticipo.
Semmai, in noi, vi è molta tristezza per quanto stiamo vivendo e subendo, ad iniziare dai convegni propaganda dal tema e titolo fantasiosi, fatti e studiati a tavolino per prendere consensi in “zona Cesarini”, ovviamente per stupire con effetti speciali (panem et circenses).
Un consiglio di cuore Signor Presidente: metta da parte le questioni di politica forense, e semmai alzi pure la voce in difesa di tutti quei colleghi, giovani e meno giovani, che tra un po’ non ce la faranno a pagare la retta alla Cassa Forense, e che hanno il solo torto di essere figli di nessuno, e nemmeno candidati OUA.
Con ossequio istituzionale.
Castrovillari, lì 13/10/2014
Il Segretario Provinciale Il Segretario Regionale
Avv. Vincenzo Malomo Avv. Carlo Sabato Paduano