Fermiamo immediatamente le polemiche seguite all’incontro tra il Comitato in Difesa di Bucita e l’Amministrazione comunale, un incontro che abbiamo chiesto da tempo e sollecitato con l’intento di ottenere atti concreti per salvaguardare la salute e l’economia del nostro territorio.
Da parte dell’intero comitato nessuna strumentalizzazione né pregiudizi: tutti coloro che sono intervenuti hanno parlato a nome dell’intero comitato e con l’obiettivo comune di ottenere dal Sindaco atti concreti che accertino la natura dei rifiuti non autorizzati i quali, carte alla mano, sono stati rinvenuti nella discarica di Bucita. Si tratta di un fatto gravissimo che rappresenta un pericolo reale e concreto per la salute della cittadinanza e che quindi impone il coinvolgimento, in primis, delle istituzioni locali.
Invitiamo quindi, nella massima serenità, ad affrontare il merito della questione con la più alta sinergia possibile tra istituzioni e società civile, come già fatto in passato, evitando quindi inutili ripicche o peggio ancora insensate distinzioni, a maggior ragione nei confronti di chi ha il merito di aver scoperto e denunciato, mettendoci la faccia, questa ed altre magagne in passato: il comitato è unito e sceglie autonomamente i propri ambasciatori.
Andando al merito della questione, abbiamo chiesto alle istituzioni locali di prendere atto della grave situazione denunciata ormai due mesi fa: sul nostro territorio, presso una discarica già sequestrata per disastro ambientale, sono presenti almeno 60 mila metri cubi di rifiuti senza alcuna autorizzazione né documentazione che ne attesti la natura e la non pericolosità, cioè potrebbe esserci qualunque cosa e tutto questo è stato rivelato dal progetto di Capping della regione Calabria. Si tratta di atti pubblici ed ufficiali per cui ci saremmo aspettati maggiore prontezza da parte dell’Amministrazione la quale, invece, si è attestata ancora su posizioni vaghe o di delega nei confronti della Procura della Repubblica. Noi invece riteniamo che sia della politica il compito di risolvere i problemi del territorio e per questo abbiamo fiducia che già nei prossimi giorni, anche grazie agli approfondimenti che non mancheremo di protocollare presso il Comune, le istituzioni si metteranno al lavoro in piena sinergia con il Comitato.
Del resto, lo ribadiamo, non c’è tempo da perdere. Nel migliore dei casi, quello che noi ci auguriamo, si è trattato del conferimento fraudolento in discarica di scarti di lavorazione degli impianti di tutta la Calabria, che implicherebbe danni alla salute ed alle finanze del territorio. Se la discarica non può contenere più di 295 mila metri cubi, il conferimento di almeno 350 mila metri cubi ha di certo inquinato terra, aria e falde acquifere; inoltre per questi 60 mila metri cubi abusivi non è stata pagata la tariffa di conferimento quindi neanche le royalties dovute al comune di Rossano; infine una enorme quantità di rifiuti in più come quella di cui stiamo parlando ha prodotto enormi quantità di percolato e la raccolta e lo smaltimento di percolato è pagato dalla regione Calabria ovviamente coi soldi dei cittadini. Oltre al danno, la beffa.
Questo è quello che sta accadendo nel “migliore” dei casi, ma abbiamo il sospetto preciso che ci sia altro: ricordiamo a tal proposito che esiste un’inchiesta della procura di Reggio Calabria che parla di falsificazione dei codici CER dei rifiuti finiti anche a Bucita, cioè non c’è nessuna certezza sulla non pericolosità anche dei rifiuti autorizzati, figuriamoci di quelli non autorizzati.
Abbiamo chiesto, e torneremo a chiedere formalmente mediante richiesta scritta, l’emanazione di atti istituzionali che costringano la Regione Calabria, cioè l’istituzione responsabile del sito, all’immediata caratterizzazione del sito ed alla conseguente messa in sicurezza e bonifica, a partire dalla convocazione di un Consiglio Comunale su questo argomento con l’auspicio che l’intera assise si esprima all’unanimità nella nostra stessa direzione.
È assolutamente doveroso che la massima istituzione democratica di questo territorio assuma una posizione ufficiale, netta ed unitaria rispetto ad una questione tanto grave che riguarda da vicino la vita della comunità, e per questo faremo nei prossimi giorni appello al Presidente del Consiglio Comunale ed a tutti i gruppi consiliari, senza distinzione di schieramento, affinché si adoperino in tal senso.
Siamo certi di trovare la massima collaborazione e sinergia con le istituzionali locali per salvaguardare la salute e l’economia della nostra comunità.
Comitato in Difesa di Bucita e del Territorio