Si allarga sempre più a macchia d’olio il fronte di protesta nei confronti delle Ferrovie italiane per l’ennesima penalizzazione inflitta alla Piana di Sibari in fatto di trasporti. Infatti il nuovo orario ferroviario penalizza in maniera forte questo territorio che, com’è a conoscenza dei più, da qualche anno a questa parte ha subito scippi e violenze di ogni sorta.
Al coro delle polemiche oggi si aggiungono il rappresentante sindacale rossanese della Casil (Confederazione Autonoma Sindacati Italiani Lavoratori) del Basso Jonio, Mario Scorza, ed il neo consigliere regionale del Pd, Domenico Bevacqua, che è di Longobucco. Per Mario Scorza con il nuovo orario dei treni Trenitalia non sta facendo altro che perseguire un disegno di eliminazione graduale dei treni qui da noi «con l’adozione della scellerata linea aziendale di soppressione di treni e di cancellazione fermate di grande utilità per tutti i cittadini della Sibaritide, tutto ciò soprattutto a discapito dei pendolari e dei lavoratori, categorie deboli che necessitano del servizio pubblico per potersi spostare per motivi di lavoro e che non sono dotati di altri mezzi per potersi recare sui luoghi di lavoro. La soppressione della fermata di Mirto Crosia – per Scorza – sarebbe un altro duro colpo inferto nei confronti delle garanzie e dei diritti dell’intera popolazione, in quanto si arrecherebbero ai cittadini dell’intero comprensorio del basso-jonio e della Sila greca notevoli disagi, costringendo i medesimi a recarsi in altro modo a Rossano, che dista da Mirto 10 chilometri o a Cariati che di chilometri ne dista 20. Sarebbe gradito – conclude Scorza – e quanto meno auspicabile intervento urgente se non addirittura impellente del neo insediato Presidente della Regione al fine di evitare il protrarsi di tali disservizi, affinché questa terra non resti ancora di più ai margini di qualsivoglia progetto di progresso e di sviluppo». Il consigliere regionale del Pd Bevacqua in una dichiarazione annuncia che saranno effettuati nei prossimi giorni interventi ufficiali presso i vertici di Trenitalia, affinché l’Azienda riveda quanto posto in essere. L’esponente del Pd solidarizza anche con i sindaci di Crosia e Mandatoriccio in particolare, anche se non tralascia gli altri i cui comuni sono interessati dalle decisioni di Trenitalia di non far fermare determinati treni nelle rispettive stazioni ferroviarie.
Giacinto De Pasquale