Come capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, mi compiaccio della nomina del consigliere Olivo a capogruppo di FI, indicare una donna a guida di un gruppo è scelta che merita sempre un plauso. Allo stesso tempo evidenzio come al cambio di capogruppo non sia corrisposto alcun mutamento dell’incipit tedioso dei comunicati stampa dell’ormai “diversamente maggioranza”, sembra che la coesione sia così forte da poter parlare di pensiero “dell’unico”.
Le rassicurazioni forniteci dal capogruppo Olivo sulla coesione del suo partito, grazie alla scoperta di qualche forma di malta magica, sollevano le famiglie rossanesi da uno stato permanente di ansia. Ormai in città il dramma del trono vacante distoglieva la popolazione dai propri “piccoli problemi quotidiani”. Mi esimo dall’entrare nella querelle tra le varie anime in lotta nel centrodestra ma devo constatare che l’analisi del capogruppo Olivo cozza come sempre con la realtà dei numeri. Le ultime elezioni regionali hanno sancito in maniera chiara la dissoluzione di FI e la sconfitta, in ambito comunale, del candidato della maggioranza a discapito del “Fratello Minore” il consigliere Rapani; inoltre continua il trend che vede il centrosinistra prelevare in maniera schiacciante con il PD primo partito. Tornando al merito prettamente politico, per l’ennesima volta devo sottolineare le fandonie riguardanti lo stupefacente “grande senso di responsabilità” che pervade ogni comunicato della maggioranza, la stessa maggioranza che ha deciso di attuare un inaudito aumento delle imposte senza alcuna idea di prospetto finanziario. L’incremento dell’imposta sugli immobili-IMU nell’aliquota massima, l’introduzione ed innalzamento nelle aliquote massime dell’addizionale comunale IRPEF, l’incremento della tassa sulla spazzatura TARI sono misure prese da chi con gaudiosa enfasi ci dice oggi che non aumenterà la TASI, ma solo perché cit. “non hanno ben capito come funziona”. Numeri e dati che come sempre non vengono citati nei comunicati della maggioranza.
Inoltre mi corre l’obbligo di esternare qualche considerazione sul periodo epistolare che sembra attraversare il sindaco Antoniotti, la missiva al Presidente del Consiglio dei Ministri riguardante l’annosa problematica dei lavoratori precari è la solita iniziativa pilatiana di chi, nell’ottica di un’imminente campagna elettorale, cerca con il solito qualunquismo di accaparrarsi la fiducia di gente attanagliata dalla disperazione. Siamo certi che presto, grazie alla sinergia tra governo centrale e regione, l’avvilente situazione dei precari sarà risolta, ma sarà risolta perché è nostro obbligo occuparci della dignità di queste persone a prescindere da qualsivoglia ritorno elettorale. Mi sorge un dubbio perché tale opera di sensibilizzazione non sia sorta nel momento in cui la maggioranza attuale era governo al Paese e alla Regione. Eppure il deus ex machina di questa maggioranza sedeva in consiglio regionale e sono certo che oltre ad occuparsi del drammatico stato dell’onicotecnica in Calabria, avrebbe trovato il tempo per sostenere la battaglia dei 5000 precari e delle loro famiglie.
I cittadini sono ormai stanchi del patologico narcisismo di questa maggioranza e nauseati dalla possibilità che il centrodestra ripresenti il proprio Dorian Gray. Noi come Partito Democratico siamo pronti a rilevare l’onere di guidare la nostra città, ma allo stesso tempo speriamo in un moto di rinnovamento a 360° dell’intera classe politica locale che permetta tramite un sano confronto democratico uno sviluppo che il nostro territorio merita.
Il Capogruppo del Partito Democratico
Dott. Antonio Micciullo