Servizi sociali, Esecutivo Antoniotti impegnato a 360°. A Natale salvato un clochard
 Speculare sulle tragedie umane è un atto grave quanto ignobile. Lo è ancor di più se a cavalcare tali drammi è il mondo della politica. Rossano è a 360gradi una Città ospitale, che ha fatto del sostegno del sociale un punto di forza. Amministrazione comunale, Chiesa diocesana, forze dell’ordine e associazioni di volontariato sono quotidianamente impegnate per contrastare gli innumerevoli e disarmanti casi di palese indigenza in cui versano decine e decine di rossanesi e di immigrati che vivono nella nostra comunità.

La morte del cittadino polacco nel giorno di Capodanno ed il contestuale sbarco dei 360 migranti nel Porto di Corigliano, ha purtroppo riacceso i riflettori su una grande questione che il Governo Antoniotti, insieme alla Caritas e agli organi di controllo, monitora da tempo e sulla quale si registrano interventi quasi a cadenza giornaliera. Operiamo in silenzio, evitando autocelebrazioni inutili, per il grande rispetto che nutriamo verso la dignità di chi soffre e chiede aiuto. Da qui, allora, il nostro appello a tutti quei rappresentanti di movimenti e partiti, soprattutto a quanti per statuto si dicono vicini ai problemi degli ultimi e degli emarginati, affinché si rimbocchino le maniche e, con operosità, contribuiscano concretamente a rendere ancora più efficiente la già ramificata e solida rete dei servizi sociali, ricostruita in toto dall’Esecutivo comunale. Diversamente, è preferibile il silenzio. Perché la povertà si contrasta con interventi e soluzioni. Sermoni, vuoti di ogni senso, purtroppo giovano a poco!

È quanto ribadisce l’Amministrazione comunale che, precisando rispetto alle polemiche innescate dal movimento politico dei Verdi – Rossano e riportata stamani (domenica, 4 gennaio 2015) sulla stampa locale, esprime profonda amarezza e dolore per la morte drammatica di Andresei Cieliwski, uno dei tanti senzatetto che dimorano all’interno del perimetro della nostra Città.

È troppo facile puntare il dito contro le Istituzioni! In questi casi, invece, bisognerebbe dare prova di maturità e responsabilità, garantendo in modo disinteressato e scevri da ogni pregiudizio ideologico il proprio sostegno alle attività sociali cittadine. La morte tragica del cittadino polacco nella notte di Capodanno, non è altro che la punta di un ice-berg sovrastante una realtà grave, carica di sofferenze, povertà e casi sociali, che questa Amministrazione comunale è costretta a contrastare quotidianamente, evitando proprio il perpetrarsi continuo di drammi del genere. Non sempre, purtroppo, riusciamo ad intervenire in tempo. Anche perché negli ultimi tre anni nel nostro territorio, causa la crisi economica in atto, la presenza di senzatetto, specie stranieri, è aumentata in modo esponenziale. Sono decine gli interventi delle forze dell’ordine e dei servizi sociali, così come quelli della stessa Caritas diocesana, a sostegno delle persone senza fissa dimora. Non da ultimo, un caso recente conclusosi positivamente, quello di un clochard salvato da una sorte tragica proprio grazie all’intervento sinergico e tempestivo dell’Assessorato ai Servizi sociali, della Polizia di Stato, dell’Azienda sanitaria e della Caritas, nel corso delle ultime festività natalizie. Eppure, lo abbiamo fatto in silenzio, rispettando la dignità della sofferenza. Così come, grazie al supporto delle farmacie cittadine e della Croce Rossa, abbiamo distribuito decine e decine di medicinali ad ammalati in stato di indigenza. E ancora, in pieno anonimato, questo Esecutivo, in occasione delle ultime festività, ha consegnato a tante famiglie rossanesi che non hanno la possibilità di reperire nemmeno l’indispensabile per sopravvivere, attraverso le associazioni di volontariato, un centinaio di pacchi solidali contenenti beni di prima necessità. Piccole buone azioni, ma che insieme a tanti altri interventi ci consentono di dare risposte a chi ha bisogno. Su questo, allora, vorremmo continuare a confrontarci, con l’auspicio che si possa creare una rete sociale e solidale ancora più solida e operativa. Certo, il Comune ha possibilità limitate nell’affrontare i grandi problemi derivanti dalla povertà. Sarebbe necessario, infatti, che il Governo centrale varasse politiche sociali e sul welfare più concrete ed incisive che diano risposte immediate alla dilagante richiesta di assistenza e lavoro e ad evitare, così, disgrazie come quella verificatasi a Capodanno.