La Camera del Lavoro di Rossano esprime il proprio cordoglio e la propria vicinanza ai familiari di Andresei Cieliwski, per il la tragedia che si è consumata il primo dell’anno alla stazione ferroviaria di Rossano; stazione peraltro semideserta anche per via del taglio costante ed indiscriminato dei treni sulla fascia jonica.

Così, l’inizio dell’anno è segnato da un tragico evento che si aggiunge ad altri precedenti e ci ricorda che ai già noti problemi che attanagliano il nostro territorio, in parte figli della perseverante crisi economica, se ne aggiunga un altro, quello dell’immigrazione e del crescente disagio sociale di persone in cerca di lavoro ed a volte addirittura di rifugio da guerre e crisi politiche. Basti pensare allo sbarco di questi giorni della nave lasciata alla deriva dai trafficanti senza scrupoli e carica di ben 360 siriani e palestinesi “Ezadeen” nel porto di Corigliano, evento per fortuna con lieto fine grazie al prodigioso interevento in mare aperto della Guardia Costiera. Un evento invece, quello del senzatetto morto al gelo, passato quasi inosservato, in un momento di festività sociali, che sembra intervenuto quasi a ricordarci come la realtà sia più complessa e che tutti gli sforzi vanno compiuti per evitare il ripetersi di situazioni simili. Costante è infatti il disagio nella nostra città, non solo negli strati sociali più deboli della società nostrana ma anche tra il crescente numero di immigrati regolari e non che stentano a trovare un lavoro e che quando lo trovano vengono sfruttati in agricoltura o nei servizi più umili ed a volte finanche ammassati come bestie in abitazioni rurali in numero eccessivo. Capita così spesso di vedere anche famiglie con minori sballottate da un posto all’altro, persone allontanate dal lavoro senza un motivo e senza il giusto riconoscimento del proprio lavoro. Una rete di assistenza e tutela di situazioni limite è demandata solo alla solidarietà del mondo del volontariato e certo non può bastare. Anche le istituzioni devono agire, a partire dall’amministrazione comunale, chiamata a sviluppare politiche sociali adeguate aprendo confronti con le parti sociali, le associazioni di volontariato ed il terzo settore. Su ciò l’amministrazione di Rossano ha gravi ritardi che vanno immediatamente colmati in sinergia anche alle altre amministrazioni del territorio. Non basta e non serve concentrare l’azione amministrativa solo su attività di promozione turistica attraverso l’organizzazione di feste, sagre e quant’altro, quasi a spostare l’attenzione dai problemi reali e più urgenti in un momento in cui l’emergenza sociale ha raggiunto livelli drammatici. Siamo tutti chiamati, ognuno per la propria parte ed in primis la politica, ad uno sforzo comune verso la risoluzione di problemi vecchi e nuovi che, puntualmente, ci si ripresentano ad ogni occasione nella realtà difficile che il paese ed il territorio sta attraversando. Auspichiamo che l’AC di Rossano apra da subito un confronto di merito sulle tematiche sociali.

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