Una tendopoli di disperati. Sono una settantina, di nazionalità marocchina, tunisina ed algerina, e da qualche tempo dormono lì, in quelle tende arrabattate come Dio – o Allah – vuole. A ridosso della centralissima via Provinciale che collega le popolose frazioni Scalo e Schiavonea di Corigliano Calabro. Sono quasi tutti immigrati regolari e di giorno sono manovalanza impegnata nella raccolta agrumicola delle clementine.
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