Nuovo ospedale della Sibaritide all’attenzione del governatore Oliverio. Nei giorni scorsi la giunta regionale si è occupata dei tre nuovi ospedali che dovranno sorgere in Calabria, incontrando i dirigenti dei dipartimenti interessati all’avvio dei lavori di realizzazione delle strutture sanitarie e delle imprese aggiudicatrici delle gare d’appalto. Nel corso dell’incontro, è stata fatta una puntuale verifica sullo stato del percorso fin qui realizzato.
Il presidente della Regione Calabria, Mario Oliviero, ha sottolineato la necessità di accelerare le procedure al fine di dare inizio ai lavori con l’apertura dei cantieri. In particolare, per quanto riguarda il nuovi ospedale della Sibaritide è in via di definizione il protocollo di legalità con la Prefettura e il Ministero dell’Interno. Per Oliverio «E’ necessario recuperare ogni ritardo per la realizzazione dei tre nuovi ospedali al fine di dotare importanti compressori e la provincia di Vibo di nuove e moderne strutture che consentano la realizzazione di qualificate ed avanzate prestazioni sanitarie; seguiremo passo passo il percorso necessario all’apertura dei cantieri». Lo scorso 9 settembre l’Asp di Cosenza ha individuato l’ing. Gennaro Sosto, direttore dell’Uoc gestione infrastrutture e tecnologie, quale responsabile della concessione per la realizzazione del Nuovo ospedale della Sibaritide. Così pure, in pari data, si è proceduto alla stipula del contratto con la Regione Calabria e l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. Le imprese aggiudicatarie hanno costituito una società di progetto sotto forma di società consortile per azioni denominata “Ospedale della Sibaritide società consortile per azioni”, con capitale sociale pari a 2 milioni e 500 mila euro. Il progetto è sono caratterizzato da una organizzazione planimetrica generale che consente di realizzare aree esterne accessibili, ordinate nei flussi veicolari e pedonali. Il progetto prevede complanarità e accessibilità al livello terra delle funzioni out-patient, terziarie e di accoglienza e commerciali consentendo di ottimizzare i flussi, di generare percorsi organizzati per gradualità delle cure e di facilitare i tempi e le modalità di accesso agli utenti provenienti dall’esterno e fruitori dei servizi ospedalieri solo per poche ore.
Pietro Gaccione