Un mare di droga – è proprio il caso di dirlo – che dal Sudamerica, passando dall’Olanda, giungeva nella Piana jonica “dello sballo”: quella sibarita. Un giro d’affari di decine e decine di milioni di euro. La maxi-inchiesta antimafia “Gentleman”, durata circa due anni, ha messo a nudo il sistema con cui il locale degli “zingari” si riforniva di cocaina ed eroina. A quintali.
Carichi di droga stipati su navi mercantili venivano ritirati dai “compari” nel porto di Gioia Tauro e ricaricati in auto dotate di specialissimi doppi fondi per essere trasportati a Cassano Jonio.
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