Giorno 21 Aprile, nell’Auditorium dell’ITG “Falcone e Borsellino” di Rossano si è svolto un convegno voluto ed organizzato dal professor Domenico Cerenzia, in occasione del 70° anniversario della Liberazione. Sono intervenuti: il presidente dell’Accademia Cosentina, avvocato Ernesto D’Ippolito; il preside emerito dello stesso Istituto, avvocato professor Michele Mario Grande ; l’ex sindaco di Rossano e docente di filosofia, dottor Francesco Filareto; il professor Enrico Esposito, presidente dell’istituto per la Resistenza; il senatore Cesare Marini, il Dirigente Scolastico professor Giuseppe Lupinacci nonché la professoressa Achiropita Straface.
Il convegno è stato introdotto dal prof. Cerenzia e dal preside Lupinacci.
Oltre gli alunni dell’ITG erano presenti numerosi alunni del Liceo Classico “San Nilo” di Rossano.
Durante il convegno gli oratori si sono soffermati sui grandi valori della Libertà, della fratellanza e della convivenza civile.
Il prof. Filareto ha evidenziato il ruolo che volontari e partigiani di varie appartenenze politiche laiche, socialiste e cattoliche hanno avuto nel riscatto della patria e della democrazia. Il senatore Marini ha ricostruito le fasi più salienti dell’opposizione al fascismo e alla dittatura di molti intellettuali ma anche gente comune che ha pagato con torture, esilio, sofferenza e morte. Il presidente dell’Istituto provinciale per la resistenza, prof Enrico Esposito ha ricostruito le fasi cruciali delle “leggi fascistissime” nonché le lotte per la liberazione portate avanti da donne, intellettuali, operai che hanno finalmente riscattato l’Italia dalla dittatura, dal razzismo e dalla guerra.
La professoressa Straface ha ripercorso il ruolo del movimento femminile durante la resistenza citando poi le protagoniste politiche della costituente.
Il prof. Michele Mario Grande ha citato alcuni protagonisti della Resistenza che rimangono simboli e nomi che ogni cittadino dotato di senso civico non dovrà mai dimenticare: Amendola, Gobetti, Pertini, Sturzo, Gramsci, Matteotti e altri.
Ha concluso i lavori un maestro del pensiero liberale, Ernesto D’Ippolito che ha letteralmente ammaliato e coinvolto tutti i giovani presenti che si sono avvicinati a lui per ascoltarlo ma soprattutto per ammirare le doti di storico e testimone attento.
A chiusura del convegno il prof. Cerenzia ha esaltato non solo i valori della Resistenza ma soprattutto la libertà, la fraternità e la democrazia auspicando che la liberazione avvenga in tutte le nazioni oppresse dalle dittature, dalle guerre e dalla povertà.