A quando il Registro tumori in provincia di Cosenza?
fonte Il Garantista
Allarme tumori sul territorio rossanese.  «I dati statistici evidenziano purtroppo un’alta incidenza tumorale sul territorio. A quando il Registro tumori in provincia di Cosenza?». Una denuncia e una richiesta avanzata, a viva voce, da alcuni cittadini, che si rivolgono alla testata de Il Garantista per sollecitare sia l’Asp che l’Arpacal ad effettuare gli opportuni monitoraggi sui campi elettromagnetici e la radioattività naturale, oltre che sull’eccessivo uso di antiparassitari nel settore agricolo.

Per quanto attiene il Registro tumori, che è stato approvato dalla Regione Calabria nel 2010, al momento “quello dell’Asp di Cosenza è in fase di accreditamento”. Nel decreto del commissario alla sanità Massimo Scura è scritto che “il nuovo governo regionale presenterà apposito disegno di legge per l’istituzione dei sistemi di sorveglianza e dei registri di mortalità, di tumori e di altre patologie, per come sollecitato dal Ministero della salute con nota del febbraio 2014. Nella speranza che l’accorato appello non rimanga inascoltato, c’è chi all’interno del Consiglio regionale propone l’istituzione di una commissione d’inchiesta sull’aumento dei tumori, così da analizzare la natura di tali patologie, spesso connesse a condizioni ambientali del territorio. Da tempo, a Rossano, circola con insistenza, voce di un’alta incidenza di “leucemie” in concomitanza di linee elettriche di alta tensione e in talune aree del territorio comunale, ma anche di “tumori polmonari” fulminanti. In assenza di un Registro tumori, diviene difficile monitorare il fenomeno, auspicando invece un’attività di indagine epidemiologica ambientale, con la fattiva collaborazione dei medici di base, oltre all’Unità operativa di oncologia dell’Ospedale “Nicola Giannettasio” di Rossano (inserito nella rete oncologica calabrese ad integrazione territoriale). Il decreto del Commissario Scura sulla rete oncologica riporta che “il tumore al polmone si presenta con un più alto tasso di mortalità negli uomini di tutte le classi di età”; è invece il tumore alla mammella il più alto tasso di mortalità nelle donne. Nei Distretti socio-sanitari deve essere garantita l’attività di prevenzione (screening). Presso l’unità operativa oncologia di Rossano è stata sottoscritta, di recente, una convenzione con una Onlus locale per lo svolgimento di attività infermieristica.
Pietro Gaccione